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La felicità si trasforma in tragedia, Syria morta a 21 anni poco prima che la sorellina nascesse

Il destino ha voluto che la 21enne Syria Esposito non conoscesse la sua sorellina, nata 16 minuti dopo la sua morte a Novara in un tragico incidente stradale.
A cura di Antonio Palma
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Doveva essere un giorno di felicità per la famiglia in vista dell’imminente nascita dell’ultima arrivata ma una terribile notizia, giunta pochissimi minuti prima del felice evento, ha gettato tutti nello sconforto: la sorella maggiore della neonata è morta in un tragico incidente stradale e non conoscerà mai la sorellina.

È la terribile storia di Syria Esposito, ragazza di 21 anni morta tragicamente nella mattinata di sabato lungo le strade piemontesi, appena un quarto d’ora prima che la sorellina nascesse.

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Syria viaggiava su una vettura con altri due ragazzi quando l‘auto, per motivi tutti da accertare, ha sbandato centrando i muretti di cemento di un ponticello su un canale. Un impatto violento che non ha lasciato scampo alla giovane che è morta praticamente sul colpo.

Quando i sanitari del 118 son accorsi sul posto, alle porte di Bellinzago, a Novara, hanno solo potuto constatarne il decesso. Con lei è morto anche l’altro passeggero, un 22enne che è stato trasportato in codice rosso in ospedale dove purtroppo non ce l’ha fatta.

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L’unico sopravvissuto è il 23enne al volante nonché fidanzato di Syria che è in stato di arresto con l’accusa di omicidio stradale. Il ragazzo, ricoverato con ferite di media gravità, infatti, è risultato avere nel sangue un tasso alcolico di molto superiore ai limiti di legge.

"Pensate bene prima di mettervi alla guida, il vuoto che lascia la morte di un figlio è incolmabile" sono le parole di dolore del padre di Syria, Romolo, che ha ricevuto la terribile notizia mentre era in attesa che nascesse la sua quarta figlia dalla nuova moglie.

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“Syria si era trasferita in Trentino per lavoro ma era tornata a casa 15 giorni fa per aspettare la nascita della sua sorellina" ha raccontato il genitore a Repubblica, aggiungendo: “Ha lasciato un buco enorme nelle nostre vite. Il destino ha voluto che non conoscesse nemmeno la sua sorellina nata 16 minuti dopo la sua morte. È un dolore che non si può raccontare, non so cosa fare dire né pensare. Spero solo che la legge faccia il suo dovere".

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