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L’altra faccia della Ztl, commercianti protestano “in mutande” [REPORTAGE]

Gli esercenti del quartiere Chiaia, completamente bloccato dalla Ztl, si sono incontrati in piazza dei Martiri per sventolare provocatoriamente le proprie mutande e avanzare richieste all’amministrazione. Da Palazzo San Giacomo nessun delegato.
A cura di Vincenzo Sbrizzi
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Oggi è stato il giorno della presentazione delle World Series della Coppa America, la manifestazione sportiva che sta portando Napoli sugli scudi in tutto il mondo. Un'occasione fondamentale per la città, una vetrina troppo importante per essere persa. Per sfruttarla al meglio, l'amministrazione comunale del sindaco De Magistris ha tentato una rivoluzione lampo nel tentativo di dare un'immagine appetibile all'estero del capoluogo campano, troppo spesso maltrattato oltre confine. Una scelta obbligata che ha costretto a decisioni difficili ed improvvise. Tra queste la creazione della Ztl che ha creato disagi alla popolazione ma ha anche creato un'isola felice all'interno del caos cittadino.

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Valeva qualsiasi costo la creazione di questa isola felice per far bella figura all'estero? Si poteva programmare diversamente il blocco del traffico all'interno del litorale cittadino? Secondo i commercianti del quartiere Chiaia, prima municipalità del comune partenopeo, si poteva e doveva fare meglio soprattutto se il prezzo da pagare è un blocco del commercio nella settimana più prolifica dell'anno: quella della settimana Santa. Tutti gli esercenti della municipalità più ricca della città si sono ritrovati in piazza dei Martiri per dimostrare il proprio dissenso alle scelte amministrative. Lo hanno fatto in maniera ironica e civile con una protesta alternativa e denominata “mutandata” dall'associazione che l'ha organizzata, “Chiaia per Napoli”.

Quasi mille tra esercenti e lavoratori dei negozi si sono incontrati per sventolare simbolicamente le loro mutande denunciando la possibilità che in seguito alle scelte del comune non gli resteranno che quelle al termine dell'America's Cup, Scelte che secondo i commercianti hanno messo letteralmente in ginocchio la capitale dello shopping cittadino. La Ztl è stata creata senza tener conto del parere degli operatori del settore e di coloro che vivono quotidianamente il quartiere che più di tutti avrebbe subito i disagi del nuovo dispositivo di traffico. Tra le scelte fatte, sul patibolo sono finite quella di renderla senza limiti, ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette, non permettendo ai cittadini più l'accesso ai punti cardine del commercio.

Altro aspetto è l'estensione della stessa che ha impedito l'accesso a ben nove parcheggi che avrebbero agevolato l'afflusso di clienti ai negozi. «Ci stanno facendo odiare una manifestazione che doveva essere benedetta e avrebbe dovuto portare turismo ed indotto in città – commentano i commercianti che aggiungono – i turisti qui non arrivano e i cittadini comuni e normali clienti delle nostre attività commerciali sono bloccati ai varchi. Quando finirà la Coppa America a chi chiederemo i danni» si  domandano gli esercenti. Le proposte alternative c'erano così come le richieste per far ripartire negli ultimi giorni delle feste pasquali il commercio a Chiaia. In entrambi i casi sono rimaste inascoltate perché chi non li aveva invitati ai tavoli per pianificare il blocco del traffico non si è presentato per ascoltare le loro richieste.

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