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Ivrea, polizia blocca entrata all’asilo per bimbi non vaccinati: mamma in sciopero della fame

Apertura di anno scolastico carico di tensione oggi in una scuota materna di Ivrea dove sono intervenuti addirittura agenti di polizia in borghese per impedire ad alcuni genitori di portare in classe i loro piccoli non in regola con i vaccini previsti dalla legge. Una delle mamme ha deciso di avviare uno sciopero della fame.
A cura di Antonio Palma
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Brutto inizio di anno scolastico questa mattina in una scuota materna di Ivrea, nella città metropolitana di Torino. All'apertura delle lezioni, infatti, fuori dai cancelli si è accesa una bagarre con diversi momenti di tensione dopo che alcune mamme hanno scoperto che i loro bimbi non avrebbero potuto entrare all'asilo perché non in regola con i vaccini previsti dalla legge. Fuori dai cancelli hanno trovato addirittura poliziotti in borghese e agenti della polizia municipale che hanno sbarrato loro il passo dopo che avevano cercato comunque di entrare. Ad allertare le forze dell'ordine è stata la stessa scuola dopo aver capito che le mamme intendevano accompagnare all'interno i piccoli, due gemelle di 3 anni, un’altra bambina di 4 anni e un bambino di 5 anni e mezzo.

Ivrea, niente asilo alle figlie non vaccinate: mamma in sciopero della fame

La più combattiva è la mamma delle due bimbe più piccole che ha deciso addirittura di inscenare una accesa protesta contro l'istituto scolastico all'interno degli stessi cancelli della struttura avviando anche uno sciopero della fame. "Lo porterò avanti fino a quando non ci sarà una soluzione, almeno fino a quando non vedrò i nomi sugli armadietti delle mie figlie e degli altri due" ha promesso la donna in un video girato sul posto e pubblicato su Facebook. La mamma è rimasta nel cortile della scuola per tutta la giornata fino alla chiusura ma promette di ritornarci. La donna dice di non essere contro i vaccini anche perché le sue due figlie sono vaccinate quasi per tutto. All'appello però mancano alcuni vaccini che lei definisce facoltative, come quello contro il morbillo, ma obbligatori per la legge.

Vaccini, la scuola: "Applichiamo la legge Lorenzin"

"Ho presentato un'istanza all’Asl per avere chiarimenti e mettermi a posto. E questo mi dà diritto a poter entrare" sostiene la donna appoggiata dalla consigliera regionale M5S Francesca Frediani che così ha commentato: "Non si doveva arrivare a questi punto, l'esasperazione dei rapporti tra scuole e famiglie è un grande fallimento di una politica che ha solo saputo imporre anziché comprendere e dialogare". La scuola però ribatte che sta solo facendo rispettare la legge. "Fino a quando l’Asl To 4 non ci comunicherà che i bimbi sono in regola con tutti i vaccini, non possiamo farli entrare a scuola. Ci spiace, ma applichiamo la legge 119 del 2017 detta Legge Lorenzin" sottolineano dall'istituto.

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