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Inseguì con l’auto a 50 all’ora un branco di lupi: condannato il fratello di Kristian Ghedina

Luca Ghedina, fratello del campione di sci Kristian, il 9 gennaio del 2021 si gettò all’inseguimento in auto di un branco di lupi riprendendo la scena e pubblicando poi un video. Denunciato dall’ENPA, è stato condannato dal Tribunale di Belluno.
A cura di Davide Falcioni
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Dopo la denuncia presentata all'inizio del 2021 dall'Enpa – Ente Nazionale Protezione Animali – il Tribunale di Belluno ha emesso un decreto penale di condanna nei confronti di Luca Ghedina, fratello del campione di sci Kristian, che il 9 gennaio del 2021 si gettò all'inseguimento in auto di un branco di lupi riprendendo la scena e pubblicando poi un video – diventato virale – sui social network. L'Enpa, tramite il proprio avvocato Claudia Ricci, aveva presentato denuncia, formulando l'ipotesi di reato di maltrattamento di animali. "Beccati, ora li scanno" aveva detto Ghedina nel filmato in cui si vede un'automobile inseguire per un paio di chilometri un branco di quattro lupi. L'episodio era avvenuto a Passo Tre Croci, nel cuore delle Dolomiti venete. "Si tratta di una vittoria molto importante – ha commentato Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa – perché sottolinea quanto un comportamento del genere sia inaccettabile. Quello che abbiamo visto in quel video è esattamente tutto quello che non bisogna fare se si incontrano questi animali, che ricordiamo sono particolarmente protetti e beni indisponibili dello Stato. Costretti a correre a 50 chilometri orari per oltre due chilometri, sono stati costretti dall'inseguitore ad un grande sforzo, consumando energie in un periodo già di per sé avverso. Dal video si capisce che l'uomo ha subito dei danni a causa dei lupi ma questo non può essere una giustificazione per un comportamento tanto sbagliato, pericoloso e inutilmente crudele".

Ghedina, in un video della durata di alcuni minuti, racconta che dei lupi avrebbero divorato alcune sue mucche la scorsa estate: da qui la sua "vendetta", inseguendo gli animali a cinquanta chilometri orari con il solo scopo di spaventarli. Uno dei quattro, l'ultimo rimasto viene pure affiancato ma alla fine scappa. Anche i carabinieri forestali hanno avviato una serie di indagini sul comportamento di Ghedina, a partire dall'uso di cellulare mentre è alla guida. Dal canto suo, invece, l'Enpa invita gli agricoltori a prendere tutti gli accorgimenti possibili per proteggere i loro animali: "La prevenzione è possibile. Ribadiamo dunque ancora una volta che assumere un comportamento di questo tipo non è solo inaccettabile per il rispetto della dignità degli animali ma è anche pericoloso per chi lo mette in pratica. L'uomo avrebbe fatto bene a fermarsi in sicurezza, magari spegnendo per qualche istante i fari, e poi ripartire con calma".

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