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Il mistero del cadavere ritrovato sull’Etna, da Mauro De Mauro a Giuseppe Balsamo: tutte le ipotesi

Continuano le indagini per tentare di risalire all’identità del cadavere ritrovato in una grotta alle pendici dell’Etna. Dopo l’ipotesi del giornalista Mauro De Mauro emerge anche quella dell’imprenditore Giovanni Pollara, vittima di lupara bianca, e di Giuseppe Balsamo, usciere del tribunale di Catania scomparso con la sua moto l’estate del 1978.
A cura di Chiara Ammendola
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Il giornalista Mauro De Mauro (a sinistra) e Giuseppe Balsamo, usciere del tribunale di Catania (a destra)
Il giornalista Mauro De Mauro (a sinistra) e Giuseppe Balsamo, usciere del tribunale di Catania (a destra)

Sono tante le ipotesi al vaglio degli inquirenti che stanno tentando di dare un nome al cadavere ritrovato all'interno di una grotta sull'Etna poco più di un mese fa dal Soccorso alpino dei Finanzieri etnei. Un ritrovamento avvenuto in maniera casuale dopo che uno dei cani dell'unità cinofila che accompagnava i volontari in una esercitazione è stato attirato da una grotta lavica che si trova alle pendici del vulcano siciliano. Al suo interno, dopo essersi fatti spazio nello stretto cunicolo, i soccorritori si sono imbattuti nei resti di un uomo dall'apparente età di 50 anni la cui identità però è ancora ignota.

L'orologio Omega con cinturino in tela trovato accanto al cadavere
L'orologio Omega con cinturino in tela trovato accanto al cadavere

Da settimane gli inquirenti stanno tentando di vagliare tutte le piste per capire a chi possa appartenere quel corpo la cui morte risalirebbe presumibilmente agli anni '70 visto che accanto al cadavere c'era una bottiglia avvolta nella carta del quotidiano "La Sicilia" con data 15 dicembre 1977 e alcune monete da 50 e 100 lire, sempre datate 1977. Nei giorni scorsi si è fatta largo l'ipotesi che quei resti umani potessero appartenere al giornalista Mauro De Mauro, scomparso a Palermo il 16 settembre 1970, ipotesi sulla quale gli inquirenti stanno ancora lavorando in attesa di conoscere gli esami del Dna richiesti proprio dalla figlia del cronista siciliano, la prima a segnalare ai miliari la storia di suo padre. Ad attirare la sua attenzione è stato un dettaglio importante, il fatto che il cadavere ritrovato in località Cassone, lungo la strada provinciale 92 per l’Etna, presenti una malformazione al naso e alla bocca, la stessa che aveva il padre.

Giuseppe Balsamo (foto Chi l'ha visto?)
Giuseppe Balsamo (foto Chi l'ha visto?)

Ci sono altri due nomi però che in molti hanno portato all'attenzione degli inquirenti, il primo è quello di Giovanni Pollara, imprenditore di Palermo di cui non si è saputo più nulla, tra le vittime di lupara bianca dell'epoca, e il secondo è quello Giuseppe Balsamo, usciere del tribunale di Catania scomparso nel luglio 1978. La redazione del programma tv condotto da Federica Sciarelli "Chi l'ha visto?" ha raggiunto Catania e Rosetta, la proprietaria della casa dove l'uomo viveva. La donna ha raccontato che il giorno della scomparsa Pollara era molto agitato perché c'erano le forze dell'ordine proprio nella zona dove viveva. Nel suo appartamento tre giorni dopo la scomparsa la proprietaria aveva trovato la musica a tutto volume e una scritta lasciata sulle pareti e sulla porta: "HO PAGATTO TUTTO". Pippo, come lo chiamavano tutti, viveva da solo col suo canarino, amava la musica e il suo lavoro e da un giorno all'altro si sono perse le sue tracce, è svanito nel nulla insieme alla sua moto. Esclusa invece l'ipotesi che possa trattarsi di un turista accorso alle pendici dell'Etna dopo che in quei giorni il vulcano aveva iniziato a fumare tanto da richiamare l'attenzione di numerose persone: secondo gli inquirenti se fosse stato uno turista, qualcuno ne avrebbe denunciato la scomparsa al tempo, cosa invece mai accaduta.

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