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Il mistero del cadavere ritrovato nell’Etna e l’ipotesi Mauro De Mauro, giornalista scomparso

Potrebbe appartenere a Mauro De Mauro, giornalista scomparso nel 1970 a Palermo, il cadavere ritrovato in una grotta nell’Etna, ma in tasca sono state rinvenute monete del 1978 e la figlia non ne ha riconosciuto gli effetti personali. Sarò probabilmente disposto l’esame del Dna.
A cura di Chiara Ammendola
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Il giornalista Mauro De Mauro e il luogo del ritrovamento
Il giornalista Mauro De Mauro e il luogo del ritrovamento

Franca De Mauro non è esclude la possibilità che quei resti umani ritrovati in una grotta alle pendici dell'Etna possano appartenere a suo padre, il giornalista Mauro De Mauro, scomparso a Palermo il 16 settembre 1970. A spingere la donna a contattare i militari della Guardia di Finanza per segnalare la sua storia è stato un dettaglio importante, il fatto che il cadavere ritrovato in località Cassone, lungo la strada provinciale 92 per l’Etna, presenti una malformazione al naso e alla bocca, la stessa che aveva il cronista. È probabile ora che la Procura di Catania, dopo la segnalazione della figlia di Mauro De Mauro, disporrà un esame comparativo del Dna dei resti umani ritrovati alle pendici dell'Etna con con quelli del giornalista scomparso. Gli inquirenti dal canto loro, intervenuti durante il programma tv "Chi l'ha visto?", parlano di "ipotesi probabile da verificare" ma il tenente colonnello della Guardia di Finanza Massimiliano Pacetto al momento non esclude alcuna ipotesi.

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I dubbi della famiglia De Mauro

La figlia di De Mauro però come riportato da "La Sicilia", non avrebbe riconosciuto alcun oggetto trovato accanto al cadavere: nello specifico come spiegato anche durante il programma tv "Chi l'ha visto?" dai militari della guardia di finanza il corpo potrebbe appartenere a un uomo dell'età apparente di 45/50 anni, intorno c'erano un pettine con custodia, un cappello di lana con pon-pon, dei pantaloni lunghi scuri, una camicia bianca a righe blu, cintura nera e scarponcini. Accanto ai resti anche un orologio di marca Omega. Oggetti che Franca De Mauro non è sicura appartengano al padre scomparso. Inoltre in una tasca dei pantaloni gli inquirenti hanno ritrovato monete da 100 lire datate 1978. Altro elemento emerso dalle indagini scientifiche ha permesso di individuare un pezzetto di giornale accanto alla salma in cui si legge un necrologio del 15 dicembre 1977.

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La scomparsa di Mauro De Mauro

Ci sono dei dubbi sul fatto che il periodo possa coincidere con quello della scomparsa di Mauro De Mauro e in questo senso la famiglia De Mauro non ha fatto alcuna istanza attraverso i suoi legali, gli avvocati Giuseppe ed Andrea Crescimanno ma, come spiegato dagli stessi inquirenti, non si può escludere un ipotetico sequestro che nel caso sarebbe durato anni. Quello della scomparsa del giornalista è un giallo mai risolto: tra le piste seguite negli anni dagli inquirenti c'è stata anche quella mafiosa. Il boss Totò Riina è stato processato e assolto dall'accusa di omicidio. Gli investigatori hanno a lungo scandagliato l'ipotesi che De Mauro, che collaborava alla realizzazione del film di Rosi sulla morte di Enrico Mattei, ne avesse scoperto movente e autori e che per questo fosse stato ucciso da Cosa nostra, esecutrice materiale di un delitto voluto da altri.

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Il ritrovamento del cadavere sull'Etna

I resti sono stati trovati dai militari del Soccorso alpino della guardia di finanza di Nicolosi durante quella che doveva essere una normale esercitazione con le proprie unità cinofile sulle pendici del vulcano siciliano. Mentre si introducevano in una grotta lavica i soccorritori si sono imbattuti nei resti appartenenti a un uomo morto presumibilmente per cause non violente. Oltre che vagliare le denunce di scomparsa, gli investigatori hanno diffuso il dettaglio degli abiti che indossava, cosa che ha spinto la famiglia De Mauro a contattare le forze dell'ordine. Resta da chiarire perché l'uomo si trovasse in quella grotta e soprattutto quali siano state le cause del decesso.

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