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Il boss della ‘ndrangheta Rocco Morabito evaso dal carcere di Montevideo

Il boss della ‘Ndrangheta calabrese Rocco Morabito è evaso la notte scorsa dal carcere centrale di Montevideo. Lo ha reso noto oggi il ministero dell’Interno uruguaiano. Morabito, 53 anni, era stato arrestato nel 2017 dopo 23 anni di latitanza e alla fine dello scorso marzo un tribunale penale d’Appello aveva confermato l’autorizzazione all’estradizione verso l’Italia.
A cura di Susanna Picone
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Il boss della ‘Ndrangheta calabrese Rocco Morabito è evaso dal carcere centrale di Montevideo, dove era in attesa di definizione del suo processo di estradizione verso l'Italia. Lo ha reso noto oggi il ministero dell'Interno uruguaiano. Morabito, cinquantatreenne originario di Africo, in provincia di Reggio Calabria, sarebbe evaso la notte scorsa insieme ad altri tre reclusi. Arrestato nel 2017 dopo ventitré anni di latitanza, alla fine dello scorso marzo un tribunale penale d'Appello aveva confermato l'autorizzazione all'estradizione verso l'Italia per il super boss della ‘ndrangheta soprannominato ‘u Tamunga. Il boss, che da tempo rientrava nell'elenco dei latitanti di massima pericolosità, insieme tra gli altri a Matteo Messina Denaro,  era stato preso in un hotel della capitale Montevideo. Viveva da anni in Uruguay.

Morabito in Italia deve scontare una condanna a 30 anni di carcere

Su Rocco Morabito pende una condanna in contumacia della magistratura italiana a 30 anni di carcere. Considerato per molti anni “il re milanese della cocaina”, il boss calabrese era stato catturato il 3 settembre 2017 dopo più di venti anni di latitanza dalla polizia uruguayana in un hotel di Montevideo. Gli agenti lo avevano arrestato nell’albergo in cui risiedeva insieme alla moglie, una cinquantaquattrenne angolana con passaporto portoghese. Il boss si era trasferito da 13 anni nella vicina località balneare di Punta del Este e viveva sotto il nome di Francisco Capeletto. Gli inquirenti, che credevano che il latitante fosse riuscito a fuggire in Brasile, erano arrivati a un punto di svolta delle indagini quando Morabito aveva iscritto una figlia a scuola sotto il suo vero nome, particolare che era saltato subito agli occhi delle autorità e che aveva permesso l'apertura di un'indagine e la cattura. Al momento dell’arresto del boss, il ministero degli Interni uruguayano aveva anche diffuso alcune fotografie dell'abitazione sudamericana di Morabito: una lussuosa villa con piscina da cui gestiva i suoi affari.

Salvini: "Fatto sconcertante". Morra: "Mettere fine a questa nuova latitanza" – Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha commentato la notizia su Twitter sottolineando la gravità del fatto e affermando di prendere due impegni: “Primo: fare piena luce sulle modalità dell’evasione, chiedendo spiegazioni immediate al governo di Montevideo. Secondo: continuare a dare la caccia a Morabito, ovunque sia, per sbatterlo in galera come merita”. “Desta sconcerto e stupore l’evasione di Morabito, un boss di ‘ndrangheta riconosciuto a livello internazionale. Catturato dopo una lunghissima latitanza, ora è di nuovo libero. Mi interrogo sulle lungaggini burocratiche per l’estradizione di un personaggio simile. Mi auguro che gli sforzi congiunti delle nostre forze investigative e di quelle uruguaiane possano mettere fine a questa nuova latitanza quanto prima e che alla sua cattura sia immediata l’estradizione”: il commento arrivato da Nicola Morra, presidente commissione Antimafia.

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