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Esplosione nella centrale idroelettrica di Suviana

I funerali delle vittime di Suviana, domani le cerimonie funebri per Mario Pisani e Vincenzo Franchina

La Procura di Bologna ha dato il nulla osta per la restituzione delle salme delle vittime dell’esplosione avvenuta nella centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana. Martedì 16 aprile sono stati organizzati i primi funerali, quelli del 73enne Mario Pisani, a Taranto, e della vittima più giovane, il 36enne Vincenzo Franchina, a Messina.
A cura di Eleonora Panseri
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Mario Pisani, 73 anni, e Vincenzo Franchina, 36.
Mario Pisani, 73 anni, e Vincenzo Franchina, 36.
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La Procura di Bologna ha dato il nulla osta per la restituzione delle salme delle vittime dell'esplosione avvenuta martedì 9 aprile nella centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana. Per la giornata di domani, martedì 16 aprile, sono stati organizzati i primi funerali, quello del 73enne Mario Pisani, a Taranto, e quello della vittima più giovane, il 36enne Vincenzo Franchina, a Messina.

Insieme a loro sono morti altri cinque operai: Pavel Petronel Tanase, 46, Adriano Scandellari, 57, Paolo Casiraghi, 59, Alessandro D'Andrea, 37, e Vincenzo Garzillo, 68. Gli operai si trovavano all'interno dell'impianto per effettuare alcuni lavori di collaudo.

Intanto, proseguono le indagini sull'incidente. La Procura ha assegnato ufficialmente le deleghe alle diverse forze, tra cui Carabinieri, Guardia di Finanza, Nucleo ispettorato del lavoro e Vigili del fuoco, che dovranno fare chiarezza sul disastro.  Dell'inchiesta si stanno occupando il procuratore capo e il pubblico ministero Flavio Lazzarini.

Ci vorrà invece più tempo per poter svolgere le perizie all'interno della centrale. Per quello, infatti, bisognerà attendere che siano svuotati i piani ancora invasi dall'acqua, operazione che potrebbe richiedere anche tempi abbastanza lunghi.

Secondo i racconti di alcuni testimoni, pare che nella centrale, poco prima dell’esplosione, gli operai si fossero accorti che qualcosa non andava. I due tecnici più anziani Vincenzo Garzillo e Mario Pisani, avrebbero addirittura cercato di evitare il disastro avvenuto durante lo stress test.

I funerali di Mario Pisani nella chiesa madre di San Marzano di San Giuseppe (Taranto)

Mario Pisani, 73 anni
Mario Pisani, 73 anni

I funerali del 73enne Mario Pisani si svolgeranno domani, martedì 16 aprile, alle ore 16 nella chiesa madre di San Marzano di San Giuseppe, in provincia Taranto, in piazza Milite Ignoto. Il sindaco del piccolo comune del Tarantino, Francesco Leo, proclamerà il lutto cittadino.

La salma di Pisani si trova nell'ex abitazione della vittima, a San Marzano, dove è stata allestita la camera ardente. Il 73enne, ex dipendente Enel e titolare di una piccola srl, la Engineering, con sede a Mele (Genova), era impegnato come consulente. Lascia la moglie, tre figli e cinque nipoti.

La cerimonia funebre per Vincenzo Franchina nella chiesa madre di Sinagra (Messina)

Vincenzo Franchina, 36 anni.
Vincenzo Franchina, 36 anni.

Nel pomeriggio di martedì si terranno anche le esequie del tecnico 36enne Vincenzo Franchina, la vittima più giovane dell'esplosione. I funerali saranno celebrati nella Chiesa Madre di Sinagra, in provincia di Messina, alle ore 16. In occasione dell'ultimo saluto al giovane, anche il Comune di Sinagra ha proclamato il lutto cittadino.

L'intera comunità ha espresso cordoglio e profonda vicinanza, stringendosi alla famiglia del giovane. Vincenzo Franchina era sposato e da pochi mesi era diventato padre di un bambino.

Chi erano le altre vittime della strage e quando verranno celebrati i funerali

Da sinistra a destra partendo dall'alto, Vincenzo Franchina, Pavel Petronel Tanase, Paolo Casiraghi, Vincenzo Garzillo, Alessandro D'Andrea, Mario Pisani e Adriano Scandellari.
Da sinistra a destra partendo dall'alto, Vincenzo Franchina, Pavel Petronel Tanase, Paolo Casiraghi, Vincenzo Garzillo, Alessandro D'Andrea, Mario Pisani e Adriano Scandellari.

Le date dei funerali delle altre cinque vittime, Pavel Petronel Tanase, 46, Adriano Scandellari, 57, Paolo Casiraghi, 59, Alessandro D'Andrea, 37, e Vincenzo Garzillo, 68, non sono state ancora rese note.

Sui corpi dei sette operai deceduti nell'esplosione non è stata disposta l'autopsia perché la Procura ritiene chiara la causa del decesso. È stato fatto dal medico legale un esame esterno, con una tac e un esame tossicologico per capire se, subito dopo l'esplosione, le vittime possano aver inalato delle sostanze letali o comunque tossiche.

Stazionarie le condizioni del 42enne Leonardo Raffreddato, ferito gravemente nell'incidente

Sono sempre stazionarie, nella loro gravità, le condizioni del 42enne Leonardo Raffreddato, ricoverato nel centro grandi ustionati dell'ospedale Bufalini di Cesena a seguito delle ferite riportate nell'esplosione.

Il paziente rimane ancora in prognosi strettamente riservata e continua ad essere intubato. Il 42enne è costantemente sottoposto a cure intensive a causa delle gravi ustioni subite su circa il 20% del suo corpo, in modo particolare sulle mani, dove le ustioni sono particolarmente profonde. A complicare il quadro clinico le problematiche al sistema respiratorio, provocate dall'inalazione subita di fumi e gas roventi.

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