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Esplosione nella centrale idroelettrica di Suviana

Suviana, recuperata seconda scatola nera: aiuterà a capire cosa non ha funzionato nella centrale di Bargi

Recuperata la seconda scatola nera della centrale idroelettrica di Bargi. A una settimana dall’incidente, costato la vita a 7 operai, è stato estratto dai piani sotterranei il dispositivo Scada del gruppo uno, già collaudato. Ieri i primi funerali di due delle vittime.
A cura di Susanna Picone
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Giorni dopo i drammatici fatti di Suviana – dove sette persone sono rimaste uccise nell’esplosione nella centrale idroelettrica di Bargi, nell'Appennino bolognese – è stata recuperata una seconda scatola nera. A quanto si apprende, si tratta del dispositivo “Scada” del gruppo uno, già collaudato.

Nei giorni successivi alla tragedia era stato recuperato lo stesso dispositivo del secondo gruppo di produzione, quello in cui si è verificato il disastro. Il ritrovamento del dispositivo del gruppo uno potrebbe essere utile per chiarire cosa non ha funzionato nel luogo dell'incidente. La seconda scatola nera è stata trovata al livello -6 e ora si trova in possesso della Procura, in attesa di essere analizzata dagli investigatori.

Intanto, mentre comincia a prendere corpo l'inchiesta che dovrà far luce sulle cause e sui responsabili, nella giornata di ieri ci sono stati i primi funerali delle vittime: quelli di Vincenzo Franchina, 35 anni, papà da appena tre mesi, sono stati celebrati a Sinagra (Messina), il suo paese di origine. "Era un giovane al quale ti affezionavi, con cui entravi subito in sintonia. Era un ragazzo dai modi gentili e affabile con un temperamento mite. Il suo pilastro: la famiglia", così lo hanno ricordato nell’omelia da don Pietro Pizzuto, lo stesso che ne aveva celebrato le nozze con la moglie Enza poco più di un anno fa.

A San Marzano di San Giuseppe, in provincia di Taranto, è stato dato l'ultimo saluto a Mario Pisani, la vittima più anziana di Bargi, 73 anni, ex Enel che aveva aperto una srl di consulenza.

Nei prossimi giorni si svolgeranno anche i funerali delle altre cinque vittime: Pavel Tanase, Paolo Casiraghi, Alessandro D’Andrea, Adriano Scandellari e Vincenzo Garzillo. Per quanto riguarda i feriti di Suviana, dei 5 portati in ospedale il giorno dello scoppio tre sono ancora ricoverati in rianimazione, con prognosi riservata.

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