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Grazie Ezio Bosso, accidenti a te

Ironico, gentile, appassionato, bellissimo: questo era Ezio Bosso, scomparso oggi all’età di 48 anni, per chi lo conosceva. Un uomo che ha fatto appassionare alla musica anche chi non l’amava, e che ha saputo vivere la vita assaporando ogni emozione, senza mai piangersi addosso, nemmeno quando sembrava impossibile non farlo.
A cura di Saverio Tommasi
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Ezio, ho letto che sei morto, accidenti a te.

L'ho letto stamani in una breaking news, come ti sei permesso? Senza neanche prima venire a chiedermi il permesso, che mica ti avrei fatto entrare per dirmi una cosa del genere, e così tu fuori dalla porta a bussare "fammi entrare Saverio" e io che ti grido: "Puppa, Ezio! La porta è sbarrata perché la cosa che vuoi dirmi non mi piace, torna a casa", e così saresti ancora vivo.

Invece non mi hai avvertito, ci hai fregato e sei morto quando è parso a te. Roba da matti, che ora non ci si crede neanche a pensarci forte. Ezio te lo voglio dire non è stato divertente per niente, ci avresti dovuto chiedere il permesso e noi non te l'avremmo dato. Perché non si muore così senza preavviso.

Ti pare giusto averci lasciato fra gente che ti scrive "e ora insegna agli angeli a dirigere un'orchestra"? Capisco che tu sia ironico, e perdoni tutti che sembri il Padreterno, ma questo è troppo. A proposito: come sta il Padreterno? Era come te l'aspettavi? Sa suonare? Ma soprattutto: sa ascoltare?

Lo so, c'è tanto egoismo nel pretendere che un'altra persona non muoia. A volte c'è più egoismo lì che nel pretendere di non morire noi stessi. Però per te si poteva fare un'eccezione, io credo. Mica si tolgono le note dal pentagramma così, come se poi la vita fosse la stessa. Birbante che non sei altro.

Lo sapevi, te l'avevo detto: io non ci ho mai capito niente di musica, tu hai l'orecchio assoluto e io non ho neanche l'orecchio. Se non mi metti le parole non distinguo "Fra' martino campanaro" da "Vita spericolata". Ho un handicap pure io, eh. Che ti credi di essere l'unico? Però ho il sentimento dentro e altre due o tre corde che ogni tanto scopro, e fra le tante musiche ascoltate, e fra i tanti interpreti incontrati, io in teatro mi sono commosso solo con te.

È stato un affare strano che boh, io so un corno come vanno le cose, quella volta andò così. Stare nei corridoi con te, vederti ore dietro le quinte, assistere mentre ti preparavi, è stato bello come vederti sul palco. Sei sempre stato un gran figo, bello e affascinante, per questo mia moglie non te l'ho mai presentata. Comunque oggi il silenzio ha qualcosa in più, se mi metto zitto ad ascoltare mi dice cose che tutto sommato sono belle.

Grazie Ezio, e la prossima volta chiama, non fare sempre di testa tua.

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Sono giornalista e video reporter. Realizzo reportage e documentari in forma breve, in Italia e all'estero. Scrivo libri, quando capita. Il più recente è "Siate ribelli. Praticate gentilezza". Ho sposato Fanpage.it, ed è un matrimonio felice. Racconto storie di umanità varia, mi piace incrociare le fragilità umane, senza pietismo e ribaltando il tavolo degli stereotipi. Per farlo uso le parole e le immagini. Mi nutro di video e respiro. Tutti i miei video li trovate sul canale Youmedia personale.
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