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Giallo di Ivo Rabanser, avvocato del fratello: “Arrivato di notte, lo ha accoltellato senza parlare”

Ivo Rabanser è entrato in piena notte nell’abitazione del fratello di Selva di Val Gardena, in provincia di Bolzano. Una volta arrivato nella camera da letto dove Martin Rabanser stava dormendo, si è avventato su di lui con un coltello. Qui è iniziata una lunga colluttazione durata circa 15 minuti. “Se avesse voluto uccidere – spiega a Fanpage.it il legale Marco Boscarol – probabilmente ci sarebbe riuscito perché suo fratello era senza difese in quel momento”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Ivo Rabanser e il fratello Martin
Ivo Rabanser e il fratello Martin

Ivo Rabanser, di 42 anni, è tornato dopo 20 anni a Selva di Val Gardena, in provincia di Bolzano. Lo ha fatto in piena notte, quando a casa di suo fratello Martin tutti dormivano. É  entrato nell'abitazione dalla porta del garage che Martin aveva dimenticato aperta. Una volta giunto in camera da letto, ha cercato di accoltellare il fratello che per anni lo aveva cercato anche con l'ausilio di trasmissioni televisive quali "Chi l'ha Visto?". Una vicenda che ha sconvolto la famiglia e le forze dell'ordine. Il fratello scomparso potrebbe aver programmato l'aggressione: da Verona, dove lavorava come manutentore per i campi da tennis, si sarebbe diretto di nuovo nel paesino natio in provincia di Bolzano. Qui ha raggiunto casa di suo fratello Martin, con il quale non si è mai più messo in contatto dal suo allontanamento. Una volta arrivato, Rabanser ha cercato di accoltellarlo, ferendolo superficialmente. Sarebbe quindi contestabile, secondo gli inquirenti, la premeditazione. Resta però sconvolgente la tempistica degli eventi: il 42enne è infatti tornato dopo 20 anni, quando suo fratello aveva ormai perso le speranze. Senza un movente evidente, ha cercato di ucciderlo in piena notte senza neppure parlare. Per questo motivo, infatti, la legale Mara Uggè chiederà per Ivo una perizia psichiatrica.

L'avvocato : "Ivo spariva di continuo"

Una vicenda, quella dei fratelli, che lascia interdetti: a Fanpage.it, Nicola Nettis, avvocato difensore della vittima, ha raccontato i trascorsi familiari tra i due. "Non abbiamo ancora saputo il movente dell'aggressione – spiega in un'intervista telefonica -. Si tratta di un elemento sul quale indagano anche gli inquirenti. Ivo Rabanser è tornato dopo 20 anni in cui sembrava scomparso nel nulla. La vicenda genera ovviamente perplessità: dalla ricostruzione dei fatti, sembra che abbia programmato tutto quanto. L'apparente assenza di un movente, però, fa interrogare sull'effettiva capacità di intendere e di volere. Per questo motivo la difesa del 42enne chiederà una perizia che potrebbe però risultare anche negativa decretando così che il killer è pienamente presente a se stesso". Secondo quanto confermato a Fanpage.it, la storia di Ivo è fatta di continue scomparse e ritorni anche nell'età dell'adolescenza. Per lunghi periodi si è allontanato dalla provincia di Bolzano per poi fare ritorno. Prove generali, sembra, dell'ultimo allontanamento avvenuto 20 anni fa. Suo fratello, vista l'assenza prolungata, ha provato a rivolgersi alla trasmissione Rai "Chi l'ha visto?" che pure però non era riuscita a mettersi sulle sue tracce. "La speranza del mio assistito piano piano è venuta meno – racconta ancora l'avvocato Nettis -. Abbiamo avuto un colloquio molto breve durante il quale mi ha riferito di non aver mai più avuto notizie del fratello per 20 anni. Quello che è accaduto l'altra notte lo ha profondamente sconvolto perché, anche durante l'adolescenza, non vi sono mai stati screzi significativi".

Martin Rabanser e la moglie lievemente ferita nella colluttazione
Martin Rabanser e la moglie lievemente ferita nella colluttazione

Il colloquio con il legale dopo l'arresto

Singhiozzava Ivo Rabanser nonostante l'aggressione al fratello Martin che non vedeva ormai da anni. A Fanpage.it, l'avvocato Marco Boscarol ha raccontato il lungo colloquio con il 42enne scomparso per circa due decenni. Boscarol ha sostituito in udienza la legale che si occupa della difesa di Rabanser Mara Uggé, assente nella giornata di ieri per impegni pregressi. "Nel raccontare quanto accaduto nell'abitazione di Selva di Val Gardena è apparso molto pentito – spiega -. Piangeva persino. Su alcuni elementi si è avvalso della facoltà di non rispondere e su molti altri non abbiamo potuto approfondire particolarmente in vista dell'udienza. Rabanser non ha mai chiarito esattamente il movente alla base dell'aggressione. Ha raccontato di aver avuto alcuni screzi con il fratello Martin che lo avrebbero portato ad allontanarsi definitivamente senza però spiegare nel dettaglio cosa riguardassero".

Il 42enne avrebbe raggiunto casa del fratello ricordando la via della casa di famiglia. Secondo quanto dichiarato dall'avvocato, Ivo Rabanser non avrebbe cercato di uccidere. "Si è introdotto in piena notte in casa di suo fratello e della moglie. Ha utilizzato la porta aperta del garage e con un coltello ha colpito la vittima che stava dormendo. In quel momento Martin era completamente privo di difese: se Rabanser avesse voluto ucciderlo, probabilmente ci sarebbe riuscito. Invece tra i due è iniziata una colluttazione durata per circa 15 minuti. Tutti elementi che fanno pensare che il 42enne fosse sì in casa per fare del male al fratello, ma non per commettere un omicidio.

Le condizioni di salute di Martin Rabanser

Il fratello aggredito sarebbe attualmente fuori pericolo. Resta però in ospedale sotto osservazione: a lungo infatti si è temuto per la sua vita e lo shock procurato dall'aggressione in piena notte, oltre che dall'improvvisa apparizione del familiare scomparso 20 anni fa, lo rendono un soggetto vulnerabile. Secondo i medici, però, riuscirà a riprendersi completamente con il passare dei giorni. Per ora i colloqui con gli inquirenti e gli avvocati sono stati molto brevi per evitare di sottoporre il paziente ad ulteriore stress.

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