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Garda, 23enne annega nel lago. La baby gang gli ruba lo zaino e scappa

Un 23enne si tuffa dal pontile e annega sotto gli occhi dei bagnanti: mentre intervengono i soccorsi, una babygang ruba lo zaino della vittima e scappa. Aggressioni e furti sulla spiaggia di Campanello a Castelnuovo del Garda sono ormai all’ordine del giorno secondo quanto racconta il barista del locale sul lago. “Questi ragazzi entrano in gruppi da dieci e rubano di tutto. Non hanno paura di niente”
A cura di Gabriella Mazzeo
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I giovani sono assidui frequentatori delle spiagge del Campanello a Castelnuovo del Garda, sul confine con Peschiera. A rendere degradata la zona da un po' di tempo, però, è la presenza di alcune gang protagoniste di furti, atti vandalici e furti. Nella giornata di venerdì una ventina di giovani si sono resi protagonisti di un furto ai danni di un 23enne, annegato in seguito a un tuffo da uno dei due pontili frontali al Campanello. Mentre intervenivano i soccorsi, la gang ha fatto razzia rubando lo zaino della vittima e le borse dei bagnanti che si erano allontanati per dare una mano.

Il titolare del bar del lido Campanello spiega che i ragazzi hanno tra i 16 e i 20 anni. "Ci stanno rovinando e fanno paura ai bagnanti. Ormai la situazione è insostenibile, perché spesso entrano nel bar e spaventano gli altri clienti. Occupano il locale in gruppi da dieci, non pagano il conto e rubano di tutto nel frigo. Per tutelarci siamo costretti spesso a restare chiusi. Abbiamo provato a chiamare i poliziotti, a richiedere maggiore sorveglianza ma non è cambiato niente. Questi ragazzi cercano lo scontro con gli agenti, non hanno paura. Li insultano, li provocano e spesso avvengono vere e proprie risse". Il sindaco di Castelnuovo conferma la versione dei fatti, asserendo inoltre che proprio domenica scorsa alcuni giovani hanno picchiato degli agenti della Polfer, bloccando il treno delle 19 e occupando il binario. "Arrivano dalla Lombardia, spesso da Brescia e Milano, con treni regionali del tardo mattino e del primo pomeriggio. Si dirigono alla spiaggia libera che è ormai il loro territorio: minacciano i bagnanti, gli aizzano contro i cani e lanciano sabbia fino a quando la gente non va via. Nel fine settimana arrivano anche in 300 o 400. Si danno appuntamento in chat e poi tornano a casa con l'ultimo treno".

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