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Firenze, stupro studentesse USA: iniziato il processo al carabiniere Pietro Costa

Ha avuto inizio questa mattina a Firenze il processo nei confronti dell’ex carabiniere Pietro Costa, uno dei due uomini dell’Arma accusati di aver violentato due studentesse statunitensi la notte tra il 6 e il 7 settembre del 2009 dopo averle riaccompagnate a casa con l’auto di servizio. Il Ministero della Difesa si è costituito parte civile.
A cura di Davide Falcioni
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Il Ministero della Difesa si è costituito parte civile nel processo – iniziato questa mattina al Tribunale di Firenze – a carico dell'ex carabiniere Pietro Costa, uno dei due uomini dell'Arma accusati di aver stuprato due studentesse statunitensi la notte tra il 6 e il 7 settembre di due anni fa dopo averle riaccompagnate a casa con l'auto di servizio. L'altro ex militare protagonista della vicenda, l'appuntato Marco Camuffo, è già stato riconosciuto colpevole e condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione con rito abbreviato l'11 ottobre 2018. Oltre al dicastero di via XX Settembre si sono costituiti parte civile il Comune di Firenze e la ragazza che accusa Costa di violenza sessuale, assistita dall'avvocato Gabriele Zanobini. "C'è stata una lesione clamorosa dell'immagine dell'arma dei carabinieri e del ministero" ha dichiarato il legale dell'avvocatura distrettuale dello Stato, Stefano Pizzorno, spiegando la decisione di costituirsi parte civile da parte del ministero. "Tra i documenti che abbiamo prodotto – ha aggiunto – ci sono anche articoli di quotidiani stranieri sulla vicenda".

Il Tribunale di Firenze ha deciso di celebrare a porte chiuse le prossime udienze del processo accogliendo l'istanza avanzata dall'avvocato Zanobini. I giudici hanno tuttavia anche respinto la richiesta dei difensori dell'ex militare di sentire in aula le due giovani americane, poiché già ascoltate in incidente probatorio. Respinta anche la richiesta della difesa di ascoltare come teste un consulente che avrebbe dovuto svolgere un'analisi ‘vittimologica' della giovane americana di cui Costa avrebbe abusato, poiché, si legge nell'ordinanza del tribunale, si sarebbe trattato di "un'analisi psicologica sul comportamento della vittima", non prevista dal codice penale che "esclude valutazioni psicologiche e sulla personalità della vittima". Le prossime udienze si svolgeranno l'8 e 22 novembre e  il 20 dicembre.

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