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Stupro studentesse Firenze, uno dei carabinieri inchioda l’altro: “La ragazza diceva no”

Il rapporto sessuale c’è stato ed è stato contro la volontà della donna. Lo scrive il gip Fabio Frangini nelle motivazioni della sentenza di condanna a per l’ex appuntato dei carabinieri Marco Camuffo accusato di violenza sessuale per aver abusato di una studentessa americana a Firenze. Il collega Pietro Costa è stato rinviato a giudizio con le stesse accuse nei confronti di un’altra giovane.
A cura di Susanna Picone
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Il rapporto sessuale c'è stato ed è stato contro la volontà della donna. È quanto scrive il giudice Fabio Frangini, che lo scorso ottobre ha condannato a 4 anni e 8 mesi l'appuntato Marco Camuffo, uno dei due carabinieri imputati per aver abusato il 7 settembre 2017 a Firenze di due ragazze americane. Nelle motivazioni della sentenza di condanna si parla di un “rapporto sessuale con violenza, senza il consenso, approfittando di una situazione psicofisica di inferiorità ma soprattutto a fronte del dissenso ben espresso dalla ragazza”. Nelle motivazioni della sentenza di condanna per Marco Camuffo, il gup scrive che il collega Pietro Costa ha di fatto detto delle cose che incastrano il collega. Costa, in particolare, “fa dichiarazioni che inchiodano Camuffo alle sue responsabilità dicendo di aver sentito i ‘no.. no', ‘no.. cosa fai'” della ragazza americana. “Poter affermare che Camuffo non avesse percepito il diniego della ragazza, sentito dal suo collega ‘indaffarato' con l'altra, appare veramente arduo”, così nella sentenza il giudice che aggiunge ancora che, appunto, il rapporto sessuale c'è stato ed è stato contro la volontà della ragazza americana.

L’altro carabiniere a processo a maggio – L’altro carabiniere indagato non ha scelto il rito abbreviato ed è stato rinviato a giudizio. La prima udienza si terrà il 10 maggio 2019. I due militari erano stati destituiti dall’Arma nel maggio 2018 alla fine di un’indagine disciplinare partita dopo la denuncia delle due ragazze americane che li avevano accusati di violenza sessuale. La notte tra il 6 e il 7 settembre del 2017 i due militari riaccompagnarono a casa con l’auto di servizio le due giovani americane che avevano trascorso la serata nella discoteca Flo di Firenze. Al portone di casa, invece di salutarle, erano entrati con loro e ciascuno dei due si era appartato con una delle due donne. Donne che poi subito dopo hanno denunciato di aver subito violenza sessuale.

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