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Finale Ligure, accoltella due colleghi e dà fuoco agli uffici del porto: fermato

Nel porto San Donato di Finale Ligure, nella provincia di Savona, un dipendente di Finale Ambiente avrebbe accoltellato due colleghi dopo una discussione per poi incendiare la palazzina che ospita gli uffici del porto aiutandosi con una tanica di benzina. L’uomo è stato successivamente fermato dai carabinieri.
A cura di Susanna Picone
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Una lite tra colleghi dai toni accesi degenerata in un accoltellamento e poi nell’incendio della palazzina che ospita gli uffici del porto di Finale Ligure, nella provincia di Savona. Il bilancio della violenza, registrata nella mattinata di oggi, mercoledì 13 maggio, nella cittadina in provincia di Savona è di almeno due feriti. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, erano circa le nove di stamane quando alcuni uomini della ditta Finale Ambiente (la ditta che si occupa della gestione dello scalo turistico) avrebbero iniziato a litigare. Secondo le prime testimonianze un uomo, pare dopo aver ricevuto una lettera di richiamo per l’affondamento di una barca, per vendicarsi si sarebbe presentato negli uffici armato di coltello e con una tanica di benzina e avrebbe sequestrato alcuni colleghi accoltellandone una e cercando di colpirne un secondo.

L'aggressore è stato fermato dai carabinieri – Poi, dopo aver aggredito i colleghi, ha dato fuoco alla struttura che ospita gli uffici del porto con la benzina. L’aggressore – Francesco D'Agostino, un marinaio che lavora in porto – è stato fermato poco dopo dai carabinieri che hanno ricostruito che già ieri l'uomo aveva manifestato l'intenzione di vendicarsi. Questa mattina il tentato omicidio e il successivo incendio.

Cosa è successo a Finale Ligure – A ricostruire la dinamica dell’accaduto è stato il comandante della polizia locale di Finale Ligure che, in diretta su IVG.it, ha appunto parlato di una lite tra colleghi della ditta Finale Ambiente, con un uomo che, pare dopo aver ricevuto una lettera di richiamo, ha compiuto deliberatamente un’aggressione e poi dato fuoco alla struttura.  “Un soggetto ha dato in escandescenza e ha ferito, con un coltello, almeno tre dipendenti del porto di Finale, – ha spiegato ai microfoni di IVG. – Si è presentato con un coltello, un’accetta ed una tanica di benzina. Quattro persone, 3 colleghi ed un esterno, si sono barricate in un ufficio, ma lui ha sfondato la porta con l’accetta”. “Una volta dentro è riuscito ad accoltellare due delle quattro persone e poi ha dato fuoco alla struttura con la tanica. Al momento, per quanto riguarda i feriti: uno è rimasto intossicato in seguito all’incendio, un altro è rimasto ferito ad una mano, mentre il terzo, sicuramente il più grave, è stato colpito con un fendente al fianco. Sono stati tutti trasportati all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure”. Nel porticciolo per seguire l’evoluzione della vicenda è arrivato anche il sindaco di Finale Ugo Frascherelli.

Chi è l'aggressore di Finale Ligure

Francesco D'Agostino, 58 anni, da tanti anni è dipendente di una partecipata del Comune di Finale Ligure. Conosciuto a Finale, dove è nato e vissuto, D'Agostino era fuori di sé quando ha compiuto l'aggressione armato di un coltello, di una accetta e di una tanica di benzina. Alto e muscoloso, è stato poi fermato con fatica dai carabinieri che lo hanno arrestato e portato in caserma. Nel pomeriggio, a distanza di ore dall'accaduto, l'uomo era ancora in preda all'ira. D'Agostino è dipendente della Finale Ambiente, partecipata multiservizi del Comune che si occupa di diverse attività tra le quali la gestione del porto. Tra gli incarichi dell'uomo, a quanto emerso, c'era quello di verificare gli attracchi e gli ormeggi delle barche. Una azione disciplinare nei suoi confronti sarebbe scattata dopo l'affondamento.

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