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Fermati in strada a Palermo, accerchiano e picchiano i carabinieri

L’assurdo episodio si è consumato nel pieno centro storico di Palermo, in via Magliocco, dove una pattuglia di carabinieri composta da tre militari era impegnata nei controlli per la movida tra i giovani. “Un atto violento e inaccettabile” ha dichiarato il Sindaco Orlando, aggiungendo: “Ai militari che ogni giorno con grande senso del dovere garantiscono il rispetto della legalità in città, va la mia vicinanza”.
A cura di Antonio Palma
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Fermato in strada per un controllo antidroga, invece di esibire i documenti come richiesto dai militari dell'Arma, ha chiamato alcuni amici e tutti insieme hanno accerchiano, insultato e picchiato i carabinieri prima di tentare la fuga. L'assurdo episodio si è consumato nel pieno centro storico di Palermo, in via Magliocco, dove una pattuglia di carabinieri composta da tre militari era impegnata nei controlli per la movida tra i giovani nel pomeriggio di giovedì. I militari avevano notato un ragazzo di 19 anni che fumava uno spinello e conservava un involucro in tasca e avevano deciso di controllarlo.  Il giovane, con l'appoggio di un amico, ha iniziato però a inveire contro le forze dell'ordine e a insultare i militari, richiamando poi anche altri coetanei a rinforzo. I tre carabinieri quindi sono stati accerchiati da altri ragazzi e picchiati.

Una scena assurda durante la quale gli aggressori avrebbero proferito frasi del tipo "Ti squaglio nell'acido", "Lasciami andare che ti ammazzo". L'aggressione ha richiesto l'intervento di altre volanti sia dei carabinieri che della polizia il cui arrivo sul posto ha messo in fuga il gruppo di aggressori. I militari infine sono riusciti fermare e arrestare il giovane di 19 anni che aveva cercato di nascondersi in una stradina vicina insieme al 28 enne che inizialmente aveva dato vita all'aggressione.  Per i due è scattata l'accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale anche se hanno affermato che nessuno aveva capito si trattasse di carabinieri.

Su disposizione del pm sono stati posti ai domiciliari ma il giorno dopo, durante dell'udienza di convalida, il giudice per le indagini preliminari, pur convalidando l'arresto, ha ritenuto la misura eccessivamente afflittiva anche in virtù della giovane età e del fatto che sono incensurati e così ha disposto per loro la misura dell'obbligo di dimora e il divieto di allontanarsi dalla propria casa dalle 20 alle 8. Sul caso è intervenuto oggi anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando il quale esprime la sua "solidarietà ai tre carabinieri e parla di "un atto violento e inaccettabile". "Ai militari che ogni giorno con grande senso del dovere garantiscono il rispetto della legalità in città, va la mia vicinanza" ha aggiunto.

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