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Ferito da un cinghiale durante battuta di caccia, muore dissanguato sotto gli occhi del padre

Giulio Burattini, di 36 anni, è morto durante una battuta al cinghiale nei boschi di Castell’Azzara (Grosseto). L’ungulato gli ha reciso l’arteria femorale della gamba destra senza dargli scampo.
A cura di Biagio Chiariello
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Tragedia nella mattinata di oggi, 19 gennaio, nei boschi tra Castell’Azzara e Piancastagnaio (Grosseto), in Maremma. Un uomo di 36 anni è morto durante una battuta di caccia dopo essere stato caricato e travolto da un cinghiale. La vittima si chiamava Giulio Burattini. Stando alle ricostruzioni, il cacciatore avrebbe sparato all'animale che gli si era parato davanti: il cinghiale è caduto a terra come se il proiettile lo avesse colpito. A quel punto, Burattini si sarebbe voltato ed è stato in quel momento che l’ungulato si è rialzato e lo ha caricato mortalmente recidendogli l’arteria femorale della gamba destra.

Ferite troppo profonde, cacciatore morto sul posto

Erano circa le 12.35 quando il 118 dell'Asl Toscana sud est è intervenuto nei boschi dell'Amiata, nei pressi della Sp 66; si è alzato in volo anche l’alisoccorso Pegaso da Grosseto: purtroppo per il 36enne non c'è stato nulla da fare. Il  36enne è morto sul posto, dissanguato. Le ferite erano troppo profonde. Sul posto, oltre ai sanitari del 118, il Soccorso alpino e speleologico toscano e i Carabinieri. Tra i compagni di caccia anche il padre della vittima che ha avuto un malore.

Avvertita Procura di Grosseto

Dell’incidente di caccia è stata avvertita anche la Procura di Grosseto. Il pm Giampaolo Melchionna ha però deciso di non effettuare l’autopsia sul corpo del 36enne perché si è trattato di un incidente provocato da un animale selvatico e non ci sono risvolti penali. Giulio Burattini era di Castell'Azzara (Grosseto).

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