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E’ morto Arnaldo Amadori, fondatore col fratello Francesco del colosso dei polli

E’ scomparso all’età di 82 anni in Brasile, dove si trovava da diversi anni. Era stato il fondatore, insieme al fratello più noto, Francesco, del colosso delle carni avicole che porta il suo cognome.
A cura di Biagio Chiariello
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E' morto nella giornata di martedì, 31 gennaio, in Brasile, dove viveva da tempo: Arnaldo Amadori, fratello del patron Francesco dell'omonima azienda avicola di San Vittore, gigante del settore alimentare che con lui aveva fondato, se n'è andato all'età di 82 anni. Era nato a Cesena nel 1934. Da qualche tempo soffriva di cuore, tanto da essere operato diverse volte negli ultimi anni. E' deceduto per un infarto.

Rispetto a Francesco, il volto più popolare di Amadori, anche grazie alle numerose pubblicità in tv e sui giornali che lo hanno ritratto nel corso degli anni come “sigillo di qualità” delle sue carni (celebre è il suo "Parola di Francesco Amadori", Arnaldo era sicuramente meno noto al grande pubblico, ma anch’egli è tra la “seconda generazione” che ha reso l’azienda locale fondata dal padre Agostino, una delle più importanti in Italia nella produzione e commercializzazione di carni avicole.

Erano gli anni Cinquanta quando i fratelli Amadori iniziarono a dare slancio all'attività avviata dai genitori con numerosi allevamenti in Romagna, fino a realizzare un'intera filiera integrata con mangimificio, incubatoio, stabilimento. Dal 1969, anno ufficiale di fondazione, ad oggi l'azienda è cresciuta tantissimo, anche grazie al contributo di Arnaldo, che ha lavorato in Amadori fino al 1998.  Da tempo aveva delle sue attività separate all'estero, sempre nel settore dell'allevamento. Lascia i figli Andrea, Gianluca (questi ultimi due in società tutt'oggi) Donatella, Simonetta e Dina. Sono in corso le pratiche per il rientro della salma in Italia.

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