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Crotone, malata portata a ritirare la pensione in barella perché i parenti non hanno la delega

L’episodio è andato in scena a Crotone dove la donna è stata accompagnata con tutta la barella all’interno dell’ufficio postale di via Paternostro dai parenti e dagli addetti dell’ambulanza privata per poter intascare la pensione perché i familiari non hanno la delega per prelevare al suo posto.
A cura di Antonio Palma
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Gravemente inferma, è stata costretta a salire su una barella dell'ambulanza per essere portata fino all'ufficio postale per intascare la pensione perché i parenti non hanno la delega per prelevare al suo posto. L'assurdo episodio è andato in scena a Crotone dove la donna è stata accompagnata con tutta la barella all'interno dell'ufficio postale di via Paternostro dai parenti e dagli addetti dell'ambulanza. La scena, avvenuta martedì, è stata ripresa in strada da un passante che, incuriosito dall'insolito avvenimento, ha filmato tutto con il cellulare. Il video è poi finito sui social  diventando in breve tempo virale e raccogliendo centinaia di commenti, per lo più di persone indignate dall'accaduto.

Secondo quanto ricostruito finora, tutto è iniziato quanto la donna è rimasta impossibilitata a ritirare la pensione per gravi problemi di salute. Due parenti quindi si sono assunti l’incarico di provvedere e si sono recati da soli in posta chiedendo di poter ritirare la pensione per la malata. Ovviamente l'impiegato allo sportello ha dovuto rigettare la richiesta, spiegando che serviva una delega formale, e così le due sono andate via. Più tardi nello stesso ufficio postale, però, si è presentata la figlia della pensionata che ha accompagnato la madre direttamente in barella insieme ad alcuni addetti di un'ambulanza privata usata per arrivare sul posto. A questo punto la scena della donna distesa sulla barella mentre varca la porta di ingresso dell’ufficio postale della cittadina calabrese non senza difficoltà.

Poste italiane: "Agito nel pieno rispetto delle norme vigenti, che tutelano i cittadini"

Poste italiane in un comunicato ha tenuto a precisare di "aver agito nel pieno rispetto delle norme vigenti, che tutelano i cittadini e garantiscono la regolarità delle operazioni che li riguardano. In particolare, la pensione in questione viene accreditata su un libretto postale Nominativo Ordinario, intestato alla sola titolare della pensione. Di conseguenza, il ritiro della pensione può avvenire solo da parte della diretta interessata o da altra persona provvista di regolare delega o procura ad agire con relativi documenti d’identità a supporto".  "Nel caso specifico, – spiegano da Poste italiane –  il giorno 31 agosto si sono presentate in ufficio postale due persone che, dichiarandosi familiari stretti di una cliente impossibilitata a recarsi in ufficio, volevano riscuotere la pensione senza alcuna documentazione comprovante la relazione familiare o la delega ad effettuare l’operazione. Il personale ha illustrato agli interessati le procedure in essere, specificando che era sufficiente recuperare la delega necessaria a effettuare l’operazione e la relativa documentazione a supporto. La scelta dei familiari invece è stata quella di far trasportare la pensionata in ambulanza presso l’ufficio postale; a seguito di ciò si è proceduto all’erogazione della pensione. Poste Italiane coglie l’occasione per ribadire che il ritiro della pensione può avvenire anche tramite ATM– Postamat se titolari di Postamat, Carta Libretto, Postepay Evolution o Carta Inps".

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