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Coronavirus, Zangrillo: “Dobbiamo essere tranquilli, Italia sta reagendo in modo positivo”

“Il messaggio è che dobbiamo essere tranquilli, l’Italia sta reagendo in modo positivo”. È quanto ha detto Alberto Zangrillo, primario all’ospedale San Raffaele di Milano, durante la trasmissione “Stasera Italia” su Rete Quatto. Secondo il medico, ora negli ospedali non ci sono solo malati gravi: “Ho fatto un giro nel reparto Covid. C’erano persone che dialogavano, che parlavano al telefono, che aspettavano la cena”.
A cura di Susanna Picone
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“L’Italia sta reagendo in modo positivo”. A dirlo è il professore Alberto Zangrillo, primario di anestesia e rianimazione dell'ospedale San Raffaele di Milano, intervenuto nel corso della trasmissione “Stasera Italia” su Rete Quatto per parlare dell'emergenza Coronavirus. “Il messaggio è che dobbiamo stare tranquilli – ha detto Zangrillo davanti alle telecamere -, l’Italia sta reagendo in modo positivo”. "Il 28 marzo io e il mio fratello professionale, il professor Beretta, una sera disperati ci siano lasciati andare a dire ‘ci sarà un ventilatore per noi’. Dopo 40 giorni, non c’erano più pazienti gravi da ricoverare. Perché ora ci troviamo in affanno?", è quanto si chiede Zangrillo, ribadendo poi un concetto già espresso negli ultimi giorni in televisione e cioè che l’ospedale è diventato un punto di riferimento per i cittadini spaventati e di conseguenza arrivano anche malati non in gravi condizioni. 

"Nel reparto Covid persone che parlavano e aspettavano la cena"

“Il sistema sanitario è formato da entità che devono essere coordinate e armonizzate – ha spiegato il primario del San Raffaele su Rete Quattro -. Se la gente è terrorizzata, ha un unico punto di riferimento, l’ospedale, e questo è profondamente sbagliato. Alle 18 ho fatto un giro nel reparto Covid dell’ospedale: c’erano persone che dialogavano, che parlavano al telefono, che aspettavano la cena. Poi ci sono anche quelli che hanno contratto la malattia in forma grave. Nella prima ondata arrivavano troppo tardi in ospedale, ora arrivano in modo precoce e questo facilita le terapie che devono essere soprattutto tempestive”.

Zangrillo: "Italia modello durante la prima ondata"

“Ciò detto il messaggio che deve passare all’opinione pubblica è che dobbiamo essere tranquilli perché comunque l’Italia sta reagendo in modo positivo. Perché il Coronavirus non è un fenomeno italiano ma europeo e mondiale. Noi abbiamo la brutta abitudine di guardare i nostri difetti prima di confrontarsi con l’estero e noi siamo stati un modello, pur con tutti gli errori commessi nella prima fase”, ha ribadito ancora Zangrillo a "Stasera Italia".

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