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Covid 19

Coronavirus in Italia, Walter Ricciardi dell’Oms: “In 2 settimane sapremo se sarà un’epidemia”

Il coronavirus è arrivato in Italia e secondo Walter Ricciardi dell’Oms è stato un grave errore non mettere in quarantena le persone arrivate in Italia dalla Cina. L’esperto parla di una scelta non scientifica e ha spiegato che entro due settimane sapremo se saremo davanti a un’epidemia. Per Ricciardi, l’Italia ha sbagliato alcune mosse per evitare il contagio.
A cura di Susanna Picone
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È stato un grave errore non mettere in quarantena le persone arrivate in Italia dalla Cina ed esiste il forte rischio che i focolai diventino una epidemia. E questo si saprà entro due settimane. A sostenerlo, parlando del coronavirus Covid-19 in Italia, è Walter Ricciardi, ordinario di Igiene alla Cattolica e membro del consiglio esecutivo dell’Organizzazione mondiale della sanità, che non nasconde la preoccupazione anche perché a suo dire l’Italia ha sbagliato alcune mosse. In una intervista a La Stampa, Ricciardi ha spiegato che in Italia ci sono alcuni focolai epidemici e “bisogna lavorare affinché non si trasformino in epidemia”. Alla domanda sul come mai in Italia i contagiati sono aumentati di colpo, il membro dell’Oms parla di “caso da manuale”, in cui una o più persone vengono contagiate da chi arriva da un luogo di epidemia e poi ci sono dei contagiati secondari con lo stesso tempo di incubazione.

Covid-19: sbagliato non mettere in quarantena le persone arrivate dalla Cina

“Paghiamo il fatto – ha spiegato – di non aver messo in quarantena da subito gli sbarcati dalla Cina. Abbiamo chiuso i voli, una decisione che non ha base scientifica, e questo non ci ha permesso di tracciare gli arrivi, perché a quel punto si è potuto fare scalo e arrivare da altre località”. Inoltre, secondo Ricciardi, quando vengono contagiati i medici vuol dire che non si sono messe in campo le pratiche adatte. Secondo Ricciardi, con l’Italia che è il Paese più contagiato d’Europa, rischiamo “numeri importanti”. “Il trend è chiaro – ha spiegato -, ma in Cina c’è stato un mese di sottovalutazione mentre da noi, pur con qualche svista, stiamo reagendo”. Riguardo la mortalità per il coronavirus, ha spiegato che in generale è medio-bassa per cui aumenteranno molto i casi, meno i morti.

Coronavirus, la quarantena di due settimane è sufficiente

E l’Italia è pronta all’emergenza coronavirus? Secondo Ricciardi, gli ospedali specializzati in malattie infettive sono pronti per i focolai, mentre in caso di epidemia serve un piano di contingenza nazionale con percorsi per ai casi sospetti e una protezione del personale sanitario. I dati per il momento dicono che la quarantena di due settimane è sufficiente, l’incubazione media è di 7-9 giorni, col contagio che avviene non solo con starnuti o respiri, ma soprattutto strette di mano e saluti toccandosi. Da cui l’indicazione di lavarsi spesso e bene le mani.

Coronavirus, quali sono i comportamenti da evitare

Riguardo la cura, la buona notizia è che quella dello Spallanzani di Roma funziona anche se la guarigione in questi casi secondo l’esperto non deriva tanto dalla terapia, quanto dalla capacità dell’individuo di reagire. Ricciardi ha spiegato anche che sorprende che per il momento il coronavirus non abbia colpito i più piccoli, ma non è detto che non succeda. E in merito alla mascherina, per Ricciardi a usarla devono essere malati e personale sanitario, non altri. Altri comportamenti da evitare? “Per due settimane, i luoghi affollati: metro, bus, treni, scuole, discoteche, caserme e palestre. Gli aeroporti sono grandi e puliti per cui sì, ma poi si prende l’aereo”, ha spiegato.

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