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Coniugi fatti a pezzi, Elona resta in carcere: “Agì con determinazione, poteva uccidere ancora”

Elona Kalesha, arrestata per il duplice omicidio di Shpetim e Tauta Pasho, avrebbe attuato il suo proposito omicida “con fredda determinazione”, attuando una condotta “sintomatica di una spiccata pericolosità sociale”, e c’è il “concreto e attuale pericoloso che possa reiterare delitti contro la vita e l’incolumità personale”. Così i giudici del riesame di Firenze, che hanno rigettato il ricorso dei legali: la donna resta in carcere.
A cura di Susanna Picone
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Elona Kalesha, la donna di trentasei anni arrestata per il duplice omicidio dei coniugi Shpetim e Tauta Pasho, avrebbe attuato il suo proposito omicida "con fredda determinazione", attuando una condotta "sintomatica di una spiccata pericolosità sociale", e per questo c'è il "concreto e attuale pericoloso che possa reiterare delitti contro la vita e l'incolumità personale". È quanto scrivono i giudici del tribunale del riesame di Firenze nell'ordinanza con la quale hanno deciso di rigettare il ricorso che era stato presentato dai legali della donna, gli avvocati Federico Febbo e Antonio D'Orzi, contro l'applicazione della custodia cautelare in carcere.

Elona Kalesha resta in carcere

Secondo i giudici la pericolosità sociale della donna "si evince anche dai precedenti penali risultanti a suo carico". "Ad ogni favorevole occasione – sottolineano ancora i giudici – la Kalesha ha depistato da subito le indagini sulla scomparsa" dei due coniugi, genitori dell'ex fidanzato Taulant Pasho. Secondo il tribunale del riesame esiste il "grave pericolo" di fuga della donna, che ha conservato "forti legami di amicizia e di parentela" nel suo paese di origine. Per questi motivi Elona Kalesha resta in carcere: "La misura cautelare della custodia in carcere è l'unica idonea".

I coniugi uccisi
I coniugi uccisi

I coniugi fatti a pezzi e nascosti in valigie

L'inchiesta vede indagati anche Denis Kalesha, fratello minore di Elona e l'ex fidanzato Taulant Pasho. L'ipotesi e che abbiano agito in concorso con la trentaseienne per uccidere Shpetim e Teuta Pasho, i due coniugi i sui cui corpi smembrati sono stati ritrovati all'interno di quattro valigie abbandonate nei campi intorno al carcere di Sollicciano, a Firenze. Il duplice omicidio della coppia risalirebbe ai primi di novembre del 2015, quando affittarono un appartamento nel Fiorentino per poter stare vicini al figlio che era in carcere per reati di droga. Elona Kalesha sarebbe stata l’ultima persona a vedere i coniugi in vita.

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