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Coniugi arrestati a Zanzibar, Francesca e Simon sono liberi. L’avvocato: “Accuse prive di fondamento”

Francesca Scalfari e il marito Simon, i coniugi arrestati a Zanzibar lo scorso 7 giugno, sono liberi su condizionale. È quanto ha deciso oggi il giudice in udienza. L’Avvocato in Italia a Fanpage.it: “Sentenza schiacciante”.
A cura di Ida Artiaco
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Immagine da Facebook.
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Buone notizie per Francesca Scalfari e il marito Simon, i coniugi arrestati lo scorso 7 giugno a Zanzibar, dove la coppia vive da 15 anni e gestisce lo Sherazad Boutique Hotel. Nell'udienza di oggi, il giudice ha deciso che i due sono liberi su condizionale, facendo cadere le accuse di riciclaggio.

"Abbiamo buone notizie, Francesca e Simon sono liberi e stanno tornando a casa – ha dichiarato a Fanpage.it Manuela Castegnaro, avvocato della coppia in Italia -. Il giudice non ha avuto nessun dubbio a far decadere le accuse di riciclaggio, quelle più gravi. Sono prive di fondamento. Il processo ora continuerà per gli altri capi di imputazione, ma possiamo dire di aver messo ottime basi". I due, ha precisato ancora l'avvocato, "non hanno intenzione di tornare in Italia, vivono e lavorano sull'isola. Il pubblico ministero ha fatto sapere che intende fare appello e aveva chiesto che rimanessero in carcere fino alla prossima udienza, ma per il giudice non ci sono i presupposti per una decisione del genere. È una sentenza schiacciante".

Francesca insieme al marito Simon è stata arrestata lo scorso 7 giugno: ci sono 13 accuse che si riferiscono a una precedente causa civile intentata (ma dal lato civile già arrivata a una conclusione) da una coppia di ex soci italiani proprio riguardo all'albergo. A queste accuse però si sono aggiunte quelle di riciclaggio di denaro e falso, che la famiglia ha definito infondate. Da allora i parenti non avevano ricevuto più sue notizie e avevano lanciato una serie di appelli sulla stampa italiana.

"Al momento ci sono zero comunicazioni sia con Francesca che con Simon. Ad oggi, tranne una visita dell'avvocato, non siamo neanche più riusciti a rivedere nostra sorella", aveva detto a Fanpage.it il fratello Fabio, aggiungendo un appello: "Ne chiediamo la scarcerazione, che si possa difendere da casa e preparare la difesa con i legali". Poi, in occasione della prima udienza, poi rinviata, di martedì scorso, la famiglia aveva potuto vedere in videochiamata Francesca, che aveva anche rassicurato sulle proprie condizioni di salute. Oggi, infine, la scarcerazione.

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