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Colpo errato di carro armato fece strage di galline, inchiesta archiviata: “Non si sa chi ha sparato”

Entrambe le inchieste sulla cannonata del 17 marzo 2021, sia quella della Procura della Repubblica di Pordenone sia di quella militare di Verona, si sono concluse con un nulla di fatto e sono state archiviate dopo quasi due anni di indagini.
A cura di Antonio Palma
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Non c’è nessun colpevole per il colpo di carro armato dell’Esercito italiano che durante una esercitazione in Friuli finì fuori traiettoria colpendo un allevamento di galline a Vivaro, in provincia di Pordenone, facendo strage di pennuti.

Entrambe le inchieste sulla cannonata del 17 marzo 2021, sia quella della Procura della Repubblica di Pordenone sia di quella militare di Verona, infatti si sono concluse con un nulla di fatto e sono state archiviate dopo quasi due anni di indagini.

Una conclusione dovuta al fatto che nessuno è riuscito ad accertare con precisione chi abbia sparato quel proiettile da esercitazione e non esplosivo che, pur non provocando esplosioni e incendi, ha bucato le pareti dell’allevamento e fatto crollare il tetto uccidendo le galline ovaiole.

L’inchiesta, che si è basata soprattutto sulle varie perizie tecniche dei consulenti chiamati dai magistrati, in realtà ha stabilito alcuni punti certi come il fatto che a sparare sia stato sicuramente un Centauro, un’autoblindo cacciacarri su ruote ampiamente in dotazione al nostro esercito.

Autoblindo Centauro italiani in Iraq
Autoblindo Centauro italiani in Iraq

Le indagini a carico di ignoti, che ipotizzavano i reati di getto pericoloso di cose e danneggiamento, hanno anche individuato i due carri che in quel momento avrebbero potuto sparare verso l’allevamento, in base alla distanza in cui erano posizionati, ma nessuno ha saputo dire con certezza quale dei due sia stato.

Del resto nessuno dei militari si era accorto dell’errore nell’immediatezza dei fatti e solo quando i proprietari dell’allevamento, il giorno dopo, si sono rivolti ai carabinieri si è saputo quanto era accaduto.

In quei giorni infatti erano in azione diversi carri Centauro appartenenti sia alla Brigata di cavalleria Pozzuolo del Friuli si al reggimento Genova Cavalleria di Palmanova che hanno sparato decine e decine di colpi.

Di conseguenza nessuno ha saputo dire se l’errore fu degli operatori militari, di un guasto tecnico o di un calcolo sbagliato mentre è stata esclusa la presenza di irregolarità nell’organizzazione dell’esercitazione la pericolosità del poligono di tiro.​

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