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Chef stellato accusato di violenza fisica e psicologica da 4 ex: “Mi controllava, mi chiamava pu***na”

Quattro ex compagne di Jean Imbert hanno denunciato episodi di violenza subiti dal noto chef stellato parigino.
A cura di Giusy Dente
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Jean Imbert
Jean Imbert

Il famoso chef stellato Jean Imbert è stato accusato da 4 ex fidanzate di violenze fisiche e psicologiche. Vincitore di Top Chef nel 2012, oggi è alla guida di rinomati locali: Plaza Athénée di Parigi di cui è comproprietario il rapper Pharrell Williams, La Palme d’or presso l'Hotel Martinez di Cannes per il quale ha appena ricevuto una stella Michelin.

Le donne hanno affidato le loro testimonianze in esclusiva al settimanale Elle, raccontando i soprusi subiti dal noto chef francese nel corso degli anni: scenate, botte, insulti continui, controllo ossessivo. Le presunte vittime lo hanno descritto come un uomo inizialmente premuroso e attento, ma col passare del tempo sempre più ossessivo, geloso e incapace di gestire la rabbia. Alcune donne hanno testimoniato palesandosi con nome e cognome, altre celandosi dietro un nome di fantasia. Se decideranno di procedere con una denuncia all'autorità giudiziaria, si andrà in tribunale per accertare la veridicità dei fatti.

Le accuse di violenza a Jean Imbert

Kelly Santos, per esempio, ha ammesso di aver iniziato a frequentare lo chef quando era ancora sposata. Era una relazione extraconiugale, ma in poco tempo ha lasciato suo marito proprio perché pressata dalla folle gelosia dell'amante. L'attrice Lila Salet ha avuto una storia con Jean Imbert quando era appena 21enne. Ha in passato già sporto denuncia contro di lui, spaventata dalla sua violenza, salvo poi ritirarla. A Elle ha raccontato: "Mi disse che avrebbe danneggiato la sua carriera (la denuncia ndr) Era violento. Mi chiamava puttana, alcolizzata, tossicodipendente, dicendomi che ero lo zimbello di tutta Parigi".

Zoé (nome cambiato) è invece l'ultima compagna dello chef, sono stati insieme fino al 2024: "Controllava con chi uscivo e a che ora tornavo a casa. Mi rimproverava di parlare con alcuni miei amici che sospettava fossero innamorati di me". Infine Éléonore (anche questo nome cambiato) ha ricordato: "Aveva da ridire dieci volte al giorno, ma io mi difendevo verbalmente e a volte lo insultavo. Ero come un gladiatore nell’arena, esausta". Ha riferito che in seguito a un colpo alla testa, l'uomo le avrebbe fratturato il naso.

La difesa dello chef

In seguito alle testimonianze fornite dalle quattro donne, lo chef ha detto la sua, fornendo la sua versione dei fatti ai propri legali. In merito alle parole di Zoé l'avvocato ha commentato: "Tutto questo fa chiaramente parte di una relazione sentimentale, con particolarità che possono essere apprezzate o meno da un punto di vista morale, ma che in ogni caso erano perfettamente reciproche".

Su Kelly Santos ha invece spiegato: "È possibile che gli scambi di coppia diano luogo ad atteggiamenti più o meno sani, a nevrosi o addirittura a scatti d’ira, che non costituiscono l’esercizio di una violenza psicologica. Il dolore espresso da Kelly Santos non basta da solo a dipingere Jean Imbert come un carnefice".

I legali di Jean Imbert pur non contestando il racconto della porta sfondata fornito da Lila Silet, hanno invece negato l'episodio riferito da Éléonore: "Questa scena si è verificata in un momento di violenza subita da Jean Imbert, quando è stato afferrato da Éléonore. Imbert si rammarica profondamente delle conseguenze per lei".

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