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Cerignola, prete aggredito da due uomini: calci e pugni mentre si recava in chiesa

Un sacerdote di Cerignola, in provincia di Foggia, è stato aggredito ieri sera da due uomini a volto coperto. Per fortuna se l’è cavata con ferite non gravi.
A cura di Davide Falcioni
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Un sacerdote di Cerignola, in provincia di Foggia, è stato aggredito ieri sera da due uomini a volto coperto che l'hanno raggiunto mentre percorreva il tratto di strada che separa la sua abitazione dalla chiesa. Il religioso è stato malmenato con pugni e calci riportando ferite non gravi che sono state curate dai sanitari del pronto soccorso cittadino. Sull’accaduto sono in corso le indagini da parte della polizia, che sta tentando di risalire al movente dell’aggressione e dunque ai responsabili. Esclusa l’ipotesi rapina (nulla è stato sottratto alla vittima), le indagini si orientano verso la sfera sociale e personale dell’uomo. Non è stata al momento rivelata l'identità del sacerdote.

Vescovo originario di Cerignola minacciato e insultato dai No Vax

Non è la prima volta che un religioso di Cerignola è protagonista di episodi spiacevoli. Nelle scorse settimane infatti monsignor Giacomo Cirulli, 69 anni pugliese di Cerignola, vescovo delle diocesi di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo, è stato preso di mira da soggetti vicini agli ambienti No Vax: "Mi stanno tempestando di insulti e cattiverie di ogni tipo. Arrivano messaggi fotocopia con la parola ‘Vergogna'. L’epiteto più gentile che mi hanno rivolto è che sono un ‘venduto' come gran parte dei preti e dei vescovi, a cominciare dal Papa". Monsignor Cirulli è il responsabile di 116 parrocchie, per un totale di 140mila abitanti. L’8 gennaio scorso ha emanato un decreto con il quale, davanti alla recrudescenza della pandemia, proibiva la distribuzione dell’Eucaristia da parte di sacerdoti, diaconi, religiosi e laici non vaccinati e sospendeva, a titolo temporaneo, tutte le attività pastorali in presenza. Per questa decisione ha subito diverse minacce, arrivate anche sui canali social della diocesi, tanto che nei giorni scorsi gli agenti della Digos della Questura di Caserta si sono recati in Curia per acquisire maggiori informazioni.

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