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Catanzaro, fondano un falso Stato in Antartide con flat tax al 5%: 30 indagati per mega truffa

Stato Teocratico Antartico di San Giorgio: è questo il nome del fantomatico Paese (inesistente) in cui si sarebbero potute pagare tasse al 5%: più di 700 le persone truffate, per ottenere la cittadinanza hanno pagato dai 200 ai mille euro.
A cura di Davide Falcioni
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Se cercate su un atlante lo "Stato Teocratico Antartico di San Giorgio" dalle parti del Polo Sud non troverete assolutamente niente. Eppure un'indagine condotta dalla Procura di Catanzaro ha portato alla luce questa fantomatica nazione, scoprendo tuttavia che si trattava di una truffa messa in atto da un'organizzazione criminale che prometteva di far pagare – in quello stato – tasse bassissime.

Non solo: gli ideatori della macchinazione sostenevano l'esistenza di un capo di Stato, un governo e relativi ministri, una Corte di giustizia, un Tribunale supremo, una gazzetta ufficiale e la possibilità di rilasciare documenti di identità validi anche per l'espatrio. Più di 700 persone residenti in tutta Italia hanno pagato dai 200 ai mille euro per ottenerne la cittadinanza scoprendo poi sulla propria pelle che lo Stato esisteva solo sulla carta. Così come i tanti benefit – soprattutto di natura economica e fiscale – legati a quella cittadinanza.

Il grande raggiro è stato scoperto dalla Polizia di Stato di Catanzaro: 30 persone sono state iscritte nel registro degli indagati e 12 sono state poste agli arresti domiciliari (più un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) su disposizione del gip della città calabrese. In almeno due circostanze è emersa persino la vendita di terreni in Antartide con annesso titolo nobiliare. E un'ulteriore somma di denaro sarebbe stata chiesta ai neocittadini "antartici" per l'acquisto dell'isola di Kouneli, in Grecia, utile a dare una concreta territorialità allo Stato.

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I reati contestati sono quelli di associazione a delinquere, truffa, fabbricazione e possesso di documenti falsi validi per l'espatrio e riciclaggio. Le indagini sono scattate il 7 aprile 2021 dopo la perquisizione di un immobile di Catanzaro, sedicente sede diplomatica dello "Stato Teocratico", e hanno progressivamente portato a delineare l'esistenza di un'associazione a delinquere operante su tutto il territorio nazionale, con ‘basi' a Catanzaro, Alcamo (Tp) e Teramo, finalizzata alla commissione di un numero indeterminato di truffe basate appunto sull'esistenza dello Stato, dotato di un'autonoma sovranità e di connessi privilegi, asseritamente in forza del Trattato Antartico del 1959.

Ma cosa veniva proposto ai neo "cittadini"? Stando a quanto emerso essi avrebbero potuto ricevere finanziamenti per i propri progetti di ricerca, fruire di una burocrazia più snella e utilizzare i documenti dello Stato per circolare liberamente in Italia e all'estero. Indubbiamente però i benefit più allettanti erano quelli connessi alla riduzione dell'imposizione fiscale, con una flat tax pari solo al 5% da versare al nuovo Stato di appartenenza con correlativa esenzione dalla corresponsione delle imposte ln Italia. Non solo: tra gli altri benefici anche quello di poter continuare a esercitare la professione medica malgrado la radiazione o la sospensione dall'albo e di poter essere esentati dagli obblighi vaccinali.

Per rendere il tutto più credibile gli organizzatori del raggiro avevano messo a punto un'illecita fabbricazione e possesso di documenti falsi. Gli indagati avrebbero  adottato dei documenti di riconoscimento contraffatti (passaporti, carte d'identità diplomatiche), totalmente corrispondenti ai format internazionali, utilizzati in diverse strutture alberghiere, sul territorio nazionale ed estero, nonché nel corso di controlli di polizia, come avvenuto a Catanzaro e in alcuni aeroporti, anche per gestire traffici illeciti di sostanza stupefacente. In almeno un caso, è emerso l'utilizzo di una patente di guida dello Stato Antartico per superare un controllo stradale di Polizia. I proventi illeciti acquisiti, quantificati in un importo superiore a 400.000 euro, sarebbero stati poi oggetto di successive condotte di riciclaggio attraverso un conto estero situato in territorio maltese.

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