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Bruciata col ferro da stiro dalla badante e obbligata a fare la doccia gelata: l’incubo a Torino

Vittima una 55enne con problemi psichiatrici costretta a dormire per terra, a digiunare per giorni e a lavorare da mattina a sera. Arrestate due donne, mamma e figlia, a Nichelino, in provincia di Torino.
A cura di Biagio Chiariello
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immagine di repertorio
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Lesioni aggravate e riduzione continuativa in schiavitù in concorso, adoperando sevizie e agendo con crudeltà. Sono le gravi accuse alle quali sono chiamate a difendersi Benedetta G. di 65 anni e Francesca G, 44 anni, a. madre e figlia arrestate nei giorni scorsi dal gip di Torino che ha accolto le richieste del pm Antonella Barbera.

La posizione più grave della 44enne, ora agli arresti domiciliari, mentre alla madre è stato formalizzato il provvedimento di allontanamento dalla casa dove avvenivano i maltrattamenti, perpetrati ai danni di una 55enne, affetta da disturbo del comportamento e non in grado di rimanere da sola. Di lei si sarebbe dovuta prendere cura, appunto, Francesca G. Stando alle ricostruzioni, però, la poverina sarebbe stata trascinata in un vero e proprio inferno dalla donna.

Le indagini sono iniziate dalle segnalazioni del tutore legale, alla quale era affidata proprio per le sue precarie condizioni di salute psichica, che spiegava come la 55enne fosse seguita dal centro di igiene mentale di Torino. Già nel 2019 si era cercato di capire cosa stesse succedendo in quella casa. Era stato il padre della 55enne a chiedere, poco prima di morire, nel 2016, alla donna che lo aveva seguito negli ultimi suoi anni di vita di occuparsi della figlia. Sono stati i vicini a chiamare le forze dell'ordine.

Secondo il resoconto delle indagini, Francesca G. (che ha negato tutte le accuse) obbligava la donna fare la serva per la famiglia intera, come si legge su La Stampa. Doveva alzarsi presto la mattina e pulire fino a notte fonda. Veniva ripetutamente picchiata, prima mani nude poi con l’uso di bastoni di ferro. Obbligata a fare la "doccia gelata perché non volevano che usassi l’acqua calda", bruciata con il ferro da stiro per aver lasciato i vestiti troppo stropicciati, legata al letto o costretta a dormire per terra, oltre a non poter uscire di casa e lasciata letteralmente morire di fame.

Quando i carabinieri sono arrivati in quell’alloggio di Nichelino, l'hanno trovata in stato di malnutrizione e con ematomi. Ha tirato fuori una mezza carota che teneva nascosta nella manica e ha chiesto ai militari se poteva mangiarla, visto che stava digiunando da giorni.

L’altra indagata, Benedetta G, è accusata di aver rotto un dito alla malcapitata e di averla legata al letto di notte per evitare che si alzasse a mangiare. La vittima è stata poi trasferita in una comunità protetta.

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