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Bimba di 2 anni e mezzo morta dopo un’ora e mezzo al pronto soccorso con febbre a 41: aperta inchiesta

La Procura di Lecce ha aperto un’inchiesta per fare luce sulle cause del decesso di Ludovica Puce, bimba morta il 29 dicembre a causa di un’encefalite fulminante, probabile conseguenza di un virus influenzale non correttamente diagnosticato.
A cura di Davide Falcioni
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Sarà un'inchiesta coordinata della Procura di Lecce a valutare se vi siano state responsabilità professionali da parte dei medici nel decesso di una bambina di due anni e mezzo morta il 29 dicembre scorso nell'ospedale Vito Fazzi di Lecce a causa di un'encefalite fulminante, probabile conseguenza di un virus influenzale.

Stando a quanto contenuto nella denuncia presentata della famiglia della vittima, riportata dal Nuovo Quotidiano di Puglia, la patologia non sarebbe stata riconosciuta dai sanitari del nosocomio di Gallipoli, dove la bimba era stata portata in un primo momento la sera del 26 dicembre con 41 di febbre.

I genitori della piccola Ludovica Puce, assistiti dal legale Alessandro Greco, sono certi che ci siano state mancanze nel primo soccorso avvenuto presso il nosocomio gallipolino dove si sarebbe perso tempo prezioso e dove alla piccola non sarebbe stato diagnosticato "nulla di grave".

Stando alla denuncia, la piccola sarebbe stata lasciata un'ora e mezza su un lettino senza cure e in stato di incoscienza.

Solo dopo l'insistenza del padre e della madre la bambina sarebbe stata trasferita all'ospedale Vito Fazzi di Lecce in codice verde, con un'ambulanza sprovvista di medico. All'arrivo nel nosocomio leccese, la piccola è stata subito visitata, le è stato assegnato il codice rosso, sottoposta ad esami e a Tac.

Gli approfondimenti diagnostici avevano fatto emergere una Encefalomielite, malattia che sarebbe stata diretta conseguenza del virus influenzale (H1N1) e che ha portato poi alla morte della piccola il 29 dicembre.

Secondo i familiari della bimba quella malattia avrebbe dovuto essere diagnosticata con largo anticipo dai medici, le cui rassicurazioni avrebbero determinato un ritardo nelle cure rivelatosi fatale.

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