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Barletta, il fratello di Michele Cilli: “Lo hanno visto entrare in un’auto nera: poi è scomparso”

“È entrato in una Golf nera, poi è scomparso”, queste le parole del fratello di Michele Cilli, il 24enne scomparso da Barletta il 15 gennaio scorso. L’auto è stata sequestrata dalla polizia così come alcuni indumenti nei pressi di un fiume.
A cura di Chiara Ammendola
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Michele Cilli (Facebook)
Michele Cilli (Facebook)

Un'auto nera, una Golf, è stata sequestrata quest'oggi dagli agenti di polizia di Barletta che stanno indagando sulla scomparsa del 24enne Michele Cilli di cui non si hanno più notizie dallo scorso 15 gennaio. È in quest'auto che sarebbe stato visto l'ultima volta il giovane, come dichiarato dalla fidanzata e da alcuni amici che la sera del 14 gennaio erano con lui nel locale di piazza 13 febbraio 1503 a Barletta. A riferirlo al Corriere del Mezzogiorno è il fratello di Michele, il 31enne Antonio, che non vuole che l'attenzione mediatica cali sulla vicenda del fratello, non fino a quando non sarà ritrovato.

Michele quella sera sarebbe salito, intorno all'1.30 di notte, nella Golf nera, con targa tedesca, appartenente a un suo conoscente che ad oggi non è indagato né in stato di fermo. Si tratta di una persona con diversi precedenti penali e già nota alle forze dell'ordine e in passato, secondo quanto riferito dal fratello di Michele, aveva minacciato il 24enne tanto da farlo vivere nel terrore per diverso tempo. Una vicenda poi conclusasi, fino alla sparizione del giovane avvenuta nella notte tra il 14 e il 15 gennaio scorsi. Intanto questo pomeriggio gli agenti del Commissariato di Barletta hanno sequestrato alcuni indumenti in località Fiumara, periferia nord della città di Barletta, nei pressi del fiume Ofanto. Ad assistere alle operazioni anche il pm che sta indagando sulla sparizione di Michele, il giudice Giuseppe Aiello della Procura di Trani.

Stando a quanto trapelato però la tuta e le scarpe ginniche rivenute nei pressi del fiume non dovrebbero appartenere al ragazzo ma sono ritenuti interessanti per le indagini. Poco dopo, agenti e pm hanno lasciato l’area, ma non si esclude che le indagini possano proseguire soprattutto nei pressi degli argini del fiume Ofanto e proprio all’interno dello stesso corso d’acqua. Al momento della scomparsa Michele indossava una camicia a fondo jeans blu scuro con scritte rosse, sciarpa e pantaloni neri. Indossa occhiali da vista con montatura nera e ha diversi tatuaggi, tra i quali uno su una mano con la scritta "game over". La sua macchina, quella con cui aveva raggiunto il locale di Barletta, è stata ritrovata dove l’aveva lasciata, all’interno il suo giubbotto e le chiavi di casa. Non aveva con sé il cellulare, perché dopo averne persi diversi negli ultimi anni aveva deciso di non comprarne più.

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