118 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Agricoltore perde il suo libro preferito, a 89 anni lo riscrive a memoria per regalare le copie ai 5 figli

Michele Schiavino, agricoltore di Altamura, ha riscritto a mano il suo libro preferito dopo averlo perso. L’uomo ha iniziato a riscrivere a memoria la storia di “Guerino detto il Meschino”, il libro che nel corso della sua vita aveva tanto amato, a 89 anni. In 4 anni ha realizzato cinque copie da regalare ai figli prima di morire.
A cura di Gabriella Mazzeo
118 CONDIVISIONI
Immagine

Dopo aver perso la copia del suo libro preferito, un agricoltore di 89 anni ha preso carta e penna per riscrivere parola per parola la storia che aveva tanto amato. Michele Schiavino, agricoltore in pensione con cinque figli, aveva letto "Guerino detto il Meschino" così tante volte nel corso della sua vita da ricordarlo a memoria.

Quando ha perso la copia del romanzo cavalleresco del 1473 di Andrea da Barberino, è stato in grado di riscriverlo parola per parola e per quattro anni ha ricalcato più di seicento pagine in corsivo con numeri romani e arabi. L'agricoltore ha realizzato cinque copie di quel romanzo, rilegandolo con del nastro isolante, per poi regalarlo ai figli prima di morire.

Oggi l'89enne non c'è più, ma a raccontare la sua storia sono i figli Caterina e Pasquale. "Nostro nonno aveva le lacrime agli occhi quando ha detto a nostro padre di non potersi permettere di mandarlo alle scuole medie" ha raccontato la figlia Caterina al Corriere della Sera. Schiavino era sempre stato bravo a scuola e nel 1938 aveva terminato le scuole elementari con il massimo dei voti.

Non aver potuto continuare gli studi lo aveva fatto soffrire molto nel corso della sua vita, ma nei campi aveva lavorato duramente con la sua famiglia per garantire un giorno un futuro migliore ai suoi figli.

Nonostante il rimpianto che lo aveva accompagnato per tutta la vita, gli era rimasto nel cuore il regalo fatto dai genitori dopo le elementari. A Schiavino, infatti, i familiari avevano comprato un libro. La scelta era ricaduta su "Guerino detto il Meschino", romanzo cavalleresco del 1473.

Da allora, Schiavino aveva riletto quel libro più e più volte, al punto di impararlo a memoria. Dopo aver perso la copia del romanzo, a 89 anni aveva deciso di riscriverlo parola per parola in corsivo su carta e penna. Per quattro anni aveva continuato a scriverlo per regalarlo a Caterina, Pasquale, Vito, Angela e Giuseppe, i suoi amati figli.

Il lavoro è stato minuzioso ed è durato fino ai suoi 92 anni: nelle ultime pagine del libro rilegato a mano, l'agricoltore aveva riportato anche l'indice con tutti i paragrafi. Sulla prima pagina, la data di inizio scrittura.

La copia del figlio Pasquale, la prima realizzata, riporta la data 2 gennaio 2016.  Negli anni, la famiglia ha provato a cercare quel libro nella sua versione originale, ma era riuscita a trovare solo edizioni postume. "Per noi – hanno spiegato i figli dell'uomo – quel libro non è solo un racconto ricco di storia, ma anche un insegnamento. Papà ci ha insegnato l'umiltà".

118 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views