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Agguato in un bar a Pescara, arrestati il mandante e l’esecutore dell’omicidio di Walter Albi

Sono stati arrestati il presunto mandante e l’esecutore dell’agguato avvenuto in un bar di Pescara nella giornata del 1° agosto. Quel giorno morirono Walter Albi, architetto 66enne, e l’amico 49enne Luca Cavallito, ex calciatore.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Walter Albi e Luca Cavallito
Walter Albi e Luca Cavallito

La Squadra mobile di Pescara ha arrestato il presunto mandante e l'esecutore del duplice agguato avvenuto lo scorso 1° agosto davanti a un bar cittadino della Strada Parco.

Nella sparatoria è morto Walter Albi, architetto di 66 anni uscito per festeggiare il compleanno, mentre è rimasto gravemente ferito l'ex calciatore 49enne Luca Cavallito. I due arresti sono stati eseguiti a Roma e a Pescara su ordinanza del gip di Pescara e su richiesta della Procura.

L'ordinanza del Gip fa sapere che nella giornata del 1° agosto un solo sicario incappucciato è entrato all'interno del bar, esplodendo 4 colpi di pistola contro la vittima 66enne e 2 contro il ferito per poi fuggire a bordo di uno scooter. Una vera e propria esecuzione, secondo gli inquirenti, che hanno ricostruito l'accaduto grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza del locale.

L'uomo, infatti, è entrato con decisione all'interno del bar e ha sparato a distanza ravvicinata, mirando alla testa della sua vittima. Subito dopo ha rovesciato una sedia, preso le chiavi di un'automobile e i cellulari sul tavolo per poi fuggire. Gli altri clienti sono rimasti nascosti sotto ai tavoli fino a quando il killer non si è defilato.

Secondo le forze dell'ordine, l'esecutore materiale del delitto ha portato via i cellulari per evitare che Albi e Cavallito ne mostrassero il contenuto a una terza persona che probabilmente stavano attendendo al tavolo del locale.

L'aggressore, inoltre, ha sparato a distanza ravvicinata esplodendo circa 8 bossoli con decisione, come se avesse ricevuto disposizioni precise su come agire e come se quelli fossero colpi di grazia da infliggere in fretta per evitare di essere ripresi troppo a lungo dall'occhio delle telecamere di videosorveglianza.

La sparatoria è avvenuta in una zona residenziale di Pescara, a due passi dalla riviera e dal centro cittadino. La prima a lanciare l'allarme è stata una dipendente del locale che, dopo essersi nascosta sotto un tavolo, ha contattato il 118 per chiedere soccorso.

Nulla è ancora stato reso noto sull'identità delle persone arrestate. Secondo le forze dell'ordine si tratterebbe del mandante dell'omicidio e dell'esecutore materiale che il 1° agosto è entrato nel bar. I due saranno ascoltati dalle autorità e potranno fornite la loro versione dei fatti.

Dietro il delitto vi sarebbe la ‘Ndrina Ursino di Locri. Natale Ursino, residente nel Teramano, avrebbe ordinato l'omicidio dell'architetto pescarese. A eseguire materialmente il crimine, invece, sarebbe stato Mimmo Nobile con un'arma rubata a una guardia giurata nel corso di una rapina all'Agroalimentare di Cepegatti l'11 luglio del 2022.

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