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Aggredisce la moglie con una corda al collo poi minaccia i suoceri con una pistola: arrestato

È successo lo scorso 8 settembre a Cerignola. Un uomo di 41 anni ha maltrattato la moglie, stringendole una corda attorno a collo, polsi e braccia; successivamente ha minacciato i suoceri con un’arma da fuoco. Arrestato dalla polizia, risponderà di maltrattamenti in famiglia e detenzione illegale di armi.
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Maltratta la moglie con una corda intorno al collo, lei scappa dai genitori, l’uomo li raggiunge e li minaccia con una pistola. È successo a Cerignola dove gli agenti della Polizia sono intervenuti trovando delle cartucce, dei guanti e passamontagna tra l’abitazione e l’auto dell'uomo.

La moglie aggredita con una corda al collo

Un uomo di 41 anni è stato arrestato per aver praticato, nella serata dell’8 settembre scorso, violenza fisica e psicologica sulla moglie. Non era la prima volta, ha denunciato la moglie alle forze dell’ordine, ma prima che arrivasse a minacciare anche i genitori puntando loro una pistola, la donna non aveva mai trovato il coraggio di parlare. Il bollettino medico rivela che la donna ha subito lesioni al collo, ai polsi e alle braccia, realizzate con l’ausilio di una corda.

La dinamica dell'aggressione è nota, con la donna che dopo una prima aggressione si è rifugiata dai genitori, insieme ai figli. Convinta che la casa materna potesse fare da rifugio, non poteva immaginare che di lì a breve il marito si sarebbe presentato davanti ai genitori puntando contro di loro un’arma da fuoco. Sono intervenuti immediatamente gli agenti di Polizia che, oltre a fermare l’uomo, hanno provveduto ad effettuare una perquisizione personale e sull’automobile. Sono state sequestrate la corda con cui aveva maltrattato la moglie, una pistola, 21 cartucce, dei guanti e un passamontagna.

L'arresto e le accuse di maltrattamenti in famiglia

L’uomo è stato arrestato dalla Polizia e condotto nella casa circondariale di Foggia. Dovrà rispondere delle accuse di maltrattamenti in famiglia e detenzione illegale di arma comune da sparo con relativo munizionamento. Al vaglio del giudice ci saranno anche le violenze subite dalla moglie nei cinque anni precedenti all'ultima aggressione e mai, per paura, denunciate.

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