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“Abusi sessuali su due nipotini”: sotto inchiesta dirigente della Federcalcio

Sono pesanti le accuse nei confronti di un 59enne di origini toscane, dirigente della Federazione Italiana Gioco Calcio: indaga la Procura di Lecce. A rivelare i presunti abusi è stato prima il nipote, ora maggiorenne, poi la sorella tredicenne. Violenze che avvenivano sempre nella casa dei nonni, quando l’uomo scendeva in Salento in estate.
A cura di Biagio Chiariello
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Un dirigente della Figc sotto inchiesta per presunti abusi sessuali sui due nipoti. Sul conto del 59enne di origini toscane c’è un fascicolo aperto dalla Procura di Lecce con l’accusa di violenza sessuale aggravata e continuata. Nei confronti della nipotina di neppure di 10 anni, ora tredicenne, e del nipote, ora maggiorenne, iniziati quando il ragazzo aveva circa dieci anni, residenti in un comune del Basso Salento. Attenzioni morbose in particolare nei confronti del maschietto. Da quando aveva 12 anni fino al 2015. Ogni scusa sarebbe stato il pretesto giusto perché lo zio allungasse le mani sul bambino in casa dei nonni paterni. Davanti al computer e approfittando di momenti in cui rimaneva da solo con il ragazzo.

Secondo le accuse, gli episodi sarebbero diversi, ma il ragazzino li avrebbe tenuti segreti per tutti questi anni. La svolta è arrivata di recente. Il giovane si è confidato con una cugina più grande a cui ha rivelato l'"interesse" che il parente gli avrebbe rivolto per tutto quel tempo. Le indagini hanno poi permesso di capire che alle attenzioni dello zio sarebbe finita anche la sorellina, ora 13enne, come ha raccontato la stessa giovane al fratello e alla cugina. Violenze che avvenivano sempre nei periodi in cui lo zio toscano raggiungeva il Salento d’estate.

Le confessioni sono finite all’orecchio dei genitori dei due ragazzi. E dopo un incontro con il dirigente per chiedere spiegazioni sul racconto dei figli si sono presentati in caserma per sporgere denuncia e consentire così ai carabinieri del luogo di avviare le indagini confluite in una prima informativa negli uffici della Procura di Lecce. Il pubblico ministero Donatella Palumbo ha avviato gli accertamenti e la ragazzina è stata sentita con la forma protetta dell’incidente probatorio per confermare o meno le accuse nei confronti dell’uomo. Sarà ora una perizia affidata ad una psicologa ad accertare l’attendibilità delle dichiarazioni della ragazzina.

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