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A che punto siamo con ReiThera, il vaccino italiano anti-Covid

L’azienda conferma di essere fortemente impegnata nella fase 2-3 della sperimentazione clinica di ReiThera. Tuttavia, prima di vederlo a pieno regime, bisognerà attendere ancora qualche mese. “Ci stiamo adattando ad un contesto sanitario, epidemiologico e sociale in rapida evoluzione; ci avvarremo del parere e delle linee guida dettate dalle agenzie regolatorie” ha comunicato il presidente Antonella Folgori.
A cura di Biagio Chiariello
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ReiThera è il vaccino italiano contro il Covid-19. L'obiettivo della sperimentazione è il suo inserimento a fine anno nel piano vaccinale nazionale. A giugno si capirà se basta una dose oppure è necessario anche il richiamo. Stando alla parte di sperimentazione clinica condotta presso l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive ‘Lazzaro Spallanzani' e il Centro Ricerche Cliniche di Verona, il siero anti-Coronavirus italiano si è dimostrato sicuro e in grado di produrre una risposta immunitaria "robusta".

Come funziona ReiThera

Il vaccino italiano GRAd-COV2 utilizza la tecnologia del “vettore virale non-replicativo”. La “filosofia” di preparazione di ReiThera si basa dunque sull’uso di un adenovirus di gorilla, appositamente modificato per far sì che non si possa replicare una volta iniettato nell’organismo umano. L’adenovirus ha lo scopo di trasportare l’informazione genetica necessaria per far produrre un componente di SARS-CoV-2, definita proteina “Spike”. Si prevede che la produzione di questa proteina nel corpo umano stimoli la generazione di anticorpi che dovrebbero impedire l’infezione da SARS-CoV-2, qualora la persona vaccinata venisse in seguito a contatto con il virus. È il meccanismo usato anche in altri vaccini come quello di AstraZeneca e Johnson & Johnson.

A che punto siamo

ReiThera ha assicurato di essere fortemente impegnata nella fase 2-3 della sperimentazione clinica, avviata ad aprile "e se la  procederà secondo i piani, stimiamo di portarla a termine dopo l'estate". A comunicarlo è il Presidente di Reithera, Antonella Folgori, sottolineando che "il disegno dello studio di fase 3 dovrà adattarsi ad un contesto sanitario, epidemiologico e sociale in rapida evoluzione e ReiThera si avvarrà del parere e delle linee guida dettate dalle agenzie regolatorie".

La sperimentazione procede a pieno ritmo – sottolinea la Folgori- con l'obiettivo di proseguire lo sviluppo del vaccino GRAd-COV2. Abbiamo riscontrato una forte adesione e partecipazione allo studio di fase 2, grazie all'impegno dei numerosi centri clinici e sperimentatori coinvolti, al supporto di Invitalia e dell'INMI Spallanzani, oltre alla dedizione del team di ReiThera".

 Valido anche sugli anziani

"Dai risvolti è emerso che il vaccino è in grado di stimolare una grande risposta immunitaria. Questo ci consente di passare ai più anziani", ha dichiarato Folgori nel presentare i primi esiti della sperimentazione. Soddisfatta dei risultato è l’infettivologa della task force della Protezione Civile, Gloria Taliani, che ha dichiarato: "Le prime iniezioni sono cominciate due mesi fa su 80 persone divise in tre gruppi. Un gruppo riceve una dose intera, un secondo gruppo riceve due mezze dosi in due tempi, il terzo gruppo avrà il placebo. I primi risultati sulla sicurezza riscontrati sono buoni. È un vaccino promettente sotto il profilo di maneggevolezza e tollerabilità. Abbiamo osservato eventi avversi molto lievi e per le prime analisi sui risultati complessivi ci vorranno tre mesi".

L'arruolamento dei 900 volontari- prosegue la Folgori – si è infatti completato in pochi giorni, e la vaccinazione così come il monitoraggio dei volontari stanno andando avanti come da protocollo nei 26 centri clinici su tutto il territorio nazionale. I dati preliminari di sicurezza ed immunogenicità generati nelle prime settimane dopo la vaccinazione – conclude la Presidente – saranno valutati da un comitato indipendente al fine di promuovere l'espansione alla successiva fase 3″.

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