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Aquarius, il governo: “Li accompagneremo a Valencia”. Dalla nave: “Rotta Spagna idea folle”

Il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, a margine del vertice di governo a Palazzo Chigi, spiega che la Marina militare e la guardia costiera accompagneranno la nave Aquarius a Valencia in pochissimi giorni. Ma dalla nave l’idea di arrivare fino in Spagna viene considerata “folle” e rischiosa per equipaggio e migranti a bordo.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’Italia e la Marina militare accompagneranno la nave Aquarius  fino a Valencia nel giro di pochissimi giorni e domani mattina verranno inviate delle motovedette italiane per inviare viveri all’imbarcazione con a bordo 629 migranti. A farlo sapere, a margine del vertice in corso a Palazzo Chigi, è il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. Parlando ai microfoni di La7, Toninelli spiega: “La Spagna ha fatto pervenire per vie ufficiali la disponibilità ad accogliere 629 migranti, noi con la Marina militare e con la guardia costiera accompagneremo la nave Aquarius fino a Valencia e penso che lo potremo fare in pochissimi giorni. Già domani mattina invieremo una vedetta della Marina con viveri e medici”.

Ma dall’Aquarius le opinioni sembrano essere ben diverse. La nave sembra non voler dirigersi verso la Spagna, secondo quanto fa sapere Annelise Borges, corrispondente di Euronews che si trova a bordo della nave, facendo sapere che per chi guida la nave il tragitto “non è sicuro né per l’equipaggio né per le persone soccorse”. Secondo quanto scrive Borges, “si tratterebbe di affrontare un viaggio dai 3 ai 5 giorni e il meteo è in peggioramento. Sarebbe un rischio per tutti, sono previste nei prossimi giorni onde alte due metri e pilotare una nave in quelle condizioni è una idea folle”.

Toninelli, parlando ancora ai microfoni di La7, ricostruisce la vicenda di questi giorni parlando di un fine settimana “molto impegnativo”: “Ci siamo coordinati con Conte, Salvini, il ministro degli Esteri e penso che abbiamo dimostrato grande serietà. Quello che fine a oggi veniva nascosto sotto il tappeto, uno scaricabarile internazionale, noi lo abbiamo sollevato alzando questo tappeto. Non facendo niente di grave, abbiamo salvato 629 vite umane perché la guarda costiera italiana li ha salvati”.

Finalmente – afferma ancora il ministro delle Infrastrutturedalla Spagna è arrivato un grande atto di solidarietà, speriamo sia il primo di una lunga serie. La prima cosa che chiediamo è solidarietà internazionale, ora torna all’ordine del giorno il fatto che l’Italia è stata lasciata sola. Facciamo appello a nostri partner, bisogna agire nell’immediato e chiediamo come sta facendo la Spagna di aprire anche loro i porti perché l’Italia non può più gestire tutto da sola". Toninelli chiede anche una modifica delle regole: “Quando le navi con bandiere straniere salvano migranti è corretto che sia quella stessa nazione della bandiera a prendersi in carico la messa in salvataggio di queste persone, perché ora le richieste di soccorso arrivano solo alla guardia costiera italiana”. Infine, un messaggio rivolto a Filippo Nogarin, sindaco di Livorno che ha prima espresso la sua volontà di accogliere la nave, cancellando poi il post:  “Ringrazio Nogarin, De Magistris, Orlando e tutti quelli che hanno dimostrato senso di umanità, ma l’oggetto non era la chiusura dei porti ma l’oggetto politico era parlare con gli interlocutori europei per far sì che loro aprissero i loro porti”.

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