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Anche gli scout cattolici di Agesci si schierano contro il decreto Salvini sulla sicurezza

L’Agesci Sicilia ha approvato un durissimo documento contro il decreto denunciando che “molti dei cittadini stranieri residenti da diversi anni nelle nostre città rischiano, tra poche settimane, di essere privati di assistenza e diritti, quei diritti inviolabili di cui ogni essere umano non può essere privato.”
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Gli scout cattolici, un po’ a sorpresa, si schierano contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini e a favore dei migranti. Con una durissima nota, infatti, l’Agesci siciliana ha preso posizione contro il decreto sicurezza, appoggiando la scelta del sindaco di Palermo Leoluca Orlando di annunciarne la mancata applicazione nella sua città. La sorpresa sta nel fatto che, in genere, le associazioni scout, che hanno quale loro primario obiettivo l’educazione dei più giovani, non prendono posizioni politiche che possano metterle in condizioni di apparire schierate dall’una o dall’altra parte.

 “L’Agesci Sicilia – è scritto in una nota – esprime preoccupazione per gli effetti del Decreto Sicurezza proposto dal Governo e approvato dal nostro Parlamento: molti dei cittadini stranieri residenti da diversi anni nelle nostre città rischiano, tra poche settimane, di essere privati di assistenza e diritti, quei diritti inviolabili di cui ogni essere umano non può essere privato.” La nota continua ricordando come “l’Agesci, promotrice di azioni concrete di servizio e di educazione dei più giovani ai valori della fratellanza, uguaglianza, e cittadinanza responsabile, da sempre attenta alle istanze dei singoli territori e alle esigenze di chi si ritrova a essere debole, comprende le iniziative di “disobbedienza civile” nei confronti di leggi palesemente in contrasto con i principi etici di accoglienza e rispetto e con numerosi pronunciamenti della Corte Costituzionale oltre che con la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo; leggi dello Stato che, per gli effetti che produrranno, sono state definite “disumane” dalla Chiesa di Palermo.”

La nota si conclude con un auspicio: “che, attraverso tutti gli strumenti del confronto democratico, si giunga in tempi rapidi e nelle sedi istituzionalmente preposte, a una profonda revisione del Decreto Sicurezza attualmente in vigore.” E’ possibile che i capi scout siciliani abbiano preso una decisione così rilevante, che non è stata finora seguita né dalle altre regioni né dai vertici associativi, anche per sostenere l’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, prelato considerato vicino a papa Francesco, che negli scorsi giorni ha organizzato un vero e proprio sit-in per protestare contro il decreto Salvini.

L’Agesci è la più importante associazione scout italiana, con circa 185mila iscritti dagli otto anni in su. Il suo patto associativo, rivisto nel 2017, dedica un paragrafo alla “scelta politica” del movimento scout in cui si legge che “la diversità di opinioni presenti nell’associazione e ricchezza e stimolo all’approfondimento delle nostre analisi; tuttavia non deve impedirci di prendere posizione in quelle scelte politiche che riteniamo irrinunciabili per la promozione umana”. Proprio come hanno fatto gli scout siciliani.

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