56 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Amanda Knox a Quarto Grado: “Se condannata sarebbe esistenza terribile”

A pochi giorni dall’inizio del processo per l’omicidio Meredith a Firenze, la ragazza americana concede un’intervista a una televisione italiana. “Non voglio, così la Knox, che qualcuno punti il dito indicandomi come un’assassina”.
A cura di Susanna Picone
56 CONDIVISIONI
Immagine

Dopo le diverse interviste concesse ai media stranieri, Amanda Knox ha deciso di parlare anche con una televisione italiana. È la trasmissione di Rete4 “Quarto Grado” ad accogliere lo sfogo della ragazza americana accusata in Italia di aver ucciso la studentessa inglese Meredith Kercher. Amanda ha più volte ribadito che non tornerà in Italia per il nuovo processo per il delitto di Perugia al via tra qualche giorno e, nell’intervista a Quarto Grado, ha spiegato delle sue paure in caso di una nuova condanna. La trasmissione di Rete4 ha diffuso un’anticipazione dell’intervista che sarà mandata in onda venerdì sera: “Se fossi condannata – così Amanda ai microfoni italiani – sarebbe un’esistenza terribile e scappare non sarebbe vita”. La ex fidanzata di Raffaele Sollecito ha spiegato di non volere che “qualcuno punti il dito indicandomi come un’assassina”. Ma ha confessato di non aver paura di una nuova condanna: “So che è possibile un verdetto giusto. Mi aspetto l’assoluzione. Mi ha condannata il giornalismo da tabloid, che ha focalizzato l’attenzione delle persone su cose irrilevanti e non vere. Tra le accuse più offensive che ho ricevuto, ricordo gatta morta, luciferina, demone, strega”.

“Sollecito? Una persona su cui contare” – Amanda Knox ha ricordato di essere stata accusata di avere uno spirito maledetto e di essere posseduta. Nel corso dell’intervista la giovane di Seattle ha parlato del suo ritorno in America, di come sperava di poter tornare a una vita felice dicendo però come ogni cosa che vive “è il riflesso di ciò che ho imparato in Italia”. E in Italia – ha continuato Amanda – “ho imparato cose brutte, ad aver paura e a non fidarmi delle persone”. Se c’è una persona di cui si fida è però Raffaele Sollecito, suo ex fidanzato e imputato come lei al processo per l’omicidio di Meredith. Amanda ha descritto in questi termini Raffaele: “È gentile, intelligente, vero. Una brava persona, su cui posso contare”. Ha detto di essere grata e fiera di lui, ha parlato di entrambi come di “soldati che hanno attraversato una guerra”. Ma ha detto anche di essere anche molto triste per lui perché “è sempre solo”.

Il carcere e il desiderio di visitare la tomba di Meredith – A Quarto Grado Amanda ha ricordato gli anni in carcere, di quando non ha potuto telefonare alla sua famiglia e di diversi episodi di violenza: “Ogni sera venivo chiamata dal dirigente carcerario, che chiedeva di parlarmi in un ufficio, solo lui e io. Gli argomenti erano il sesso e il mio fisico: mi domandava che tipo di biancheria intima indossassi, che posizioni preferissi, se avrei potuto fare sesso con uno come lui. Non sapevo cosa fare. Non l’ho denunciato perché pensavo: ‘Chi crederebbe ad una persona accusata di omicidio e calunnia?’”. Infine, a Quarto grado, Amanda Knox ha ribadito ancora una volta un pensiero di cui aveva già parlato nei giorni scorsi: l'ex coinquilina di Meredith avrebbe voglia di visitare la tomba della vittima e di far capire ai Kercher che lei è innocente.

56 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views