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Alluvione Livorno, il sindaco Nogarin indagato per concorso in omicidio colposo

L’annuncio è stato fatto dallo stesso sindaco sul suo profilo Facebook: “So di aver operato nel massimo rispetto delle leggi e delle procedure, ma è chiaro che davanti alla morte di 8 persone gli investigatori debbano approfondire ogni dettaglio”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il sindaco di Livorno Filippo Nogarin è indagato per concorso in omicidio colposo nell'inchiesta sull'alluvione del 10 settembre scorso che colpì la città, e in cui persero la vita otto persone. Ad annunciarlo poco fa lo stesso Nogarin in un post sul suo profilo Facebook. "Questa mattina – scrive Nogarin – sono stato interrogato dai pubblici ministeri di Livorno che stanno indagando sull'alluvione del 10 settembre. Mi è stato comunicato di essere indagato per concorso in omicidio colposo". Il sindaco è stato sentito in procura questa mattina, in presenza del procuratore capo Ettore Squillace Greco, e ai tre sostituti Anatonella Tenerani, Giuseppe Rizzo e Sabrina Carmazzi.

"Non sono stupito per questa indagine, visto che in quanto sindaco sono il diretto responsabile della protezione civile comunale. Io so di aver operato nel massimo rispetto delle leggi e delle procedure, ma è chiaro che davanti alla morte di 8 persone gli investigatori debbano approfondire ogni dettaglio ed esaminare la condotta di ciascuno degli attori in campo quella notte e non soltanto". E poi ha aggiunto: "L'ipotesi di accusa è molto pesante, sarei un irresponsabile e un pazzo se la sottovalutassi. Oggi ho fornito agli inquirenti tutte le risposte e le spiegazioni che mi sono state richieste e sono a completa disposizione dei magistrati per chiarire loro, anche nei prossimi giorni, ogni eventuale dubbio".

L'inchiesta, venne aperta il giorno dopo l'improvvisa ondata di maltempo che scaricò una quantità d'acqua incredibile sulla città nella notte tra il 9 e il 10 settembre. La causa della tragedia furono tre torrenti "tombati": acqua, fango e detriti invasero le case che si trovavano lungo i loro corsi e portarono via 8 persone tra le quali Filippo, un bimbo di 4 anni, i suoi genitori e il nonno.

Sotto inchiesta con il sindaco pentastellato ci sono certamente anche altre persone ma al momento la procura mantiene il più stretto riserbo."Questo è un momento per me molto difficile – ha concluso Nogarin – sia come sindaco che come uomo. Ma voglio rassicurare i miei concittadini: continuerò a lavorare con il massimo impegno e dedizione anche nei prossimi mesi per portare a compimento quel percorso di miglioramento della città di Livorno, che abbiamo cominciato ormai 3 anni e mezzo fa". 

Nei giorni precedenti all'alluvione era arrivato anche al Comune di Livorno un'allerta arancione, ma dall'Amministrazione non era partito nessun tipo di allarme alla popolazione. Il sindaco, fin da subito, sottolineò che nello stesso giorno in Liguria era stato dato un allerta rosso, ma nulla era accaduto. Per Nogarin si tratta della quarta inchiesta dall'inizio del suo mandato. La prima volta fu nell'aprile del 2016, per la gestione dell'Aamps, la società per la raccolta e la gestione dei rifiuti poi finita in concordato, costata al sindaco anche una seconda inchiesta. Un'altra è dell'ottobre 2017 e riguarda la Spil, la Società porto industriale di Livorno. Qui l'accusa sarebbe di turbativa d'asta.

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