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Alfano interviene nello scontro tra Corea e Usa: “Ambasciatore di Kim espulso dall’Italia”

“La nostra presa di posizione è molto forte” ha spiegato il Ministro degli esteri invitando la comunità internazionale a mantenere alta la pressione sul regime.
A cura di Antonio Palma
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Dopo mesi di altissima tensione tra Corea del Nord e Stati Uniti a causa dei test missilistici e nucleari di Pyongyang e mentre sembrano apparire i primi spiragli di un dialogo tra i due Paesi, sulla vicenda è intervenuta direttamente ora anche l'Italia con un decisione drastica annunciata dal Ministro degli esteri Angelino Alfano. In un'intervista a Repubblica, infatti, il numero uno del Viminale ha spiegato che l’ambasciatore nord coreano presto dovrà lasciare l’Italia per decisione del nostro governo.

"I contatti tra Washington e Pyongyang sono un elemento di conforto, ma noi abbiamo preso una decisione forte e cioè di interrompere la procedura di accreditamento dell’ambasciatore della Repubblica Popolare Democratica di Corea. L’ambasciatore dovrà lasciare l’Italia" ha spiegato infatti Alfano.  "La nostra presa di posizione è molto forte. L’Italia, che presiede il Comitato Sanzioni del Consiglio di Sicurezza, chiede alla comunità internazionale di mantenere alta la pressione sul regime" ha sottolineato il Ministro, ricordando analoghi provvedimenti già presi da parte di altri Paesi Ue. "Vogliamo far capire a Pyongyang che l’isolamento è inevitabile se non cambia strada. Tuttavia, non tronchiamo le relazioni perché può essere sempre utile mantenere un canale di comunicazione", ha aggiunto Alfano.

Intanto dagli Usa il segretario di stato americano Rex Tillerson  fa sapere che  si stanno "sondando tre canali con Pyongyang" facendo capre che quello più importante è attraverso la Cina dove Trump presto andrà in missione. "Noi chiediamo: ‘vorreste discutere?' Ci sono linee di comunicazione con Pyongyang. Non siamo in una situazione cupa, non c’è un blackout. Abbiamo due o tre canali aperti", ha spiegato Tillerson che è a Pechino proprio per preparare l'appuntamento del presindete.

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