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La Corea del Nord attacca: “Gli Usa ci hanno dichiarato guerra, abbatteremo i loro aerei”

Tensione alle stelle tra Trump e Kim. Il ministro degli esteri di Pyongyang a New York: “La Carta delle Nazioni Unite sancisce il diritto all’autodifesa, possiamo attaccare anche se i jet non sono ancora all’interno dei nostri confini”.
A cura di Biagio Chiariello
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Il presidente Usa Donald Trump ha "dichiarato una guerra" contro la Corea del Nord. A dichiararlo è il ministro degli Esteri nordcoreano, Ri Yong-ho, che ha minacciato di essere pronto all'abbattimento dei bombardieri americani che dovessero volare vicino allo spazio aereo del suo paese. "Visto che gli Stati Uniti ci hanno dichiarato guerra, abbiamo tutto il diritto di adottare le contromisure, compreso il diritto di abbattere i caccia americani anche se non fossero ancora all'intero del nostro spazio aereo", ha detto il ministro rispondendo alle domande di alcuni cronisti a New York, come riferisce la Nbc. "Trump ha dichiarato che la nostra leadership non sarebbe stata in giro a lungo", ha detto Ri al di fuori dell'hotel in cui è ospitato nella Grande Mela, precisando che Pyongyang "spera sinceramente che la guerra di parole non si trasformi in azioni reali". Il ministro ha quindi sottolineato: "La Comunità internazionale deve ricordare chiaramente che sono stati gli Usa per primi a dichiarare guerra alla Corea del Nord".

La replica della Casa Bianca: ‘Mai dichiarato guerra'

La replica della Casa Bianca non si è fatta attendere e la provocazione della Corea del Nord è stata definita "assurda" dalla portavoce Sarah Huckabee Sanders. Secondo quanto sostenuto dal ministro degli Esteri nordcoreano, la rivendicazione di avere il diritto di abbattere caccia americani sarebbe giustificata dal fatto che Washington ha dichiarato guerra al regime. "Gli Usa – precisano però dalla Casa Bianca – non hanno dichiarato guerra alla Corea del Nord".

USA-Corea del Nord, tensione alle stelle

Le dichiarazioni dell’emissario di Kim Jung Un rappresentano il culmine di un weekend di tensione con scambi di accuse e minacce tra lo stesso ministro e il presidente americano. Due giorni fa, Trump Usa aveva autorizzato l‘invio di alcuni caccia bombardieri in volo al largo delle coste nordcoreane. L'operazione – aveva spiegato il dipartimento alla Difesa Usa – "è per dimostrare che il presidente Usa ha molte opzioni militari per sconfiggere ogni minaccia". Dall'isola di Guam, territorio americano nell'oceano Pacifico che già ad agosto era minacciato da Kim, erano partiti caccia bombardieri b-1b a cui si sono uniti gli F15c decollati da Okinawa, in Giappone. Hanno sorvolato nello spazio aereo internazionale ma accanto alle acque orientali della Corea del Nord. “Fermerò il piccolo pazzo” aveva detto Trump. Ora è arrivata la risposta del leader nordcoreano.  "Gli Stati Uniti hanno un arsenale immenso da fornire al presidente Trump per affrontare la questione della Corea del Nord", ha ribadito il portavoce del Pentagono, il colonnello Robert Manning, sottolineando: "Tutte le opzioni sono sul tavolo, offriremo al presidente tutte le alternative necessarie se le provocazioni di Pyongyang continueranno".

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