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“No Monti day”, il 27 ottobre va in scena la protesta a Roma

La manifestazione nazionale per dire no al governo Monti, per dare voce e visibilità a quanti rifiutano l’attuale politica di “massacro sociale”. L’appuntamento del Comitato promotore è per le 14.30 in piazza della Repubblica a Roma.
A cura di Susanna Picone
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La manifestazione nazionale per dire no alle politiche di Monti, per dare voce e visibilità a quanti rifiutano l’attuale politica di “massacro sociale”. L’appuntamento del Comitato promotore è per le 14.30 in piazza della Repubblica a Roma.

Il prossimo 27 ottobre sarà il giorno per protestare contro il governo di Mario Monti, il “No Monti day” proclamato da organizzazioni sociali e sindacali, forze politiche e movimenti civili: una giornata necessaria per “dare voce e visibilità alle tante e ai tanti che rifiutano e contrastano Monti e la sua politica di massacro sociale”. L’appuntamento per la manifestazione nazionale è a Roma, alle 14.30 in piazza della Repubblica fino a piazza San Giovanni dove ci sarà una grande assemblea popolare, durante la quale si discuterà di come dare continuità alla mobilitazione. Nelle intenzioni degli organizzatori c’è la necessità di scendere in piazza per esprimere i propri “no”: a Monti e al suo modo di fare politica “che produce precarietà, licenziamenti, disoccupazione e povertà”, no alle controriforme liberiste, all’Europa dei patti di stabilità, alle politiche di austerity. Un “No Monti day” necessario anche per dire basta “all’attacco autoritario alla democrazia”, così come alla repressione contro i movimenti e il dissenso, allo stato di polizia contro i migranti.

"Una manifestazione chiara e rigorosa nelle sue scelte" – Ciò che, al contrario, chi scenderà in piazza il 27 ottobre vuole che siano assicurati sono quei diritti a un lavoro dignitoso, allo stato sociale, “al reddito, per tutte e tutti, nativi e migranti”. Sì, dunque, ai beni comuni, alla scuola pubblica, alla salute, alla “democrazia nel paese e nei luoghi di lavoro”. Gli organizzatori del “No Monti day” scrivono di voler manifestare per mostrare quell’Italia “che rifiuta la finta alternativa tra schieramenti che dichiarano di combattersi e poi approvano assieme tutte le controriforme”.

Promuoviamo una manifestazione chiara e rigorosa nelle sue scelte, che porti in piazza a mani nude e a volto scoperto tutta l'opposizione sociale a Monti e a chi lo sostiene, per esprimere il massimo sostegno a tutte le lotte in atto per i diritti, l'ambiente ed il lavoro, dalla Val di Susa al Sulcis, da Taranto a Pomigliano, dagli inidonei e precari della scuola, da Cinecittà occupata ai tanti esempi di cultura condivisa come il Teatro Valle occupato e le tante altre in giro per l'Italia, a tutte e tutti coloro che subiscono i colpi della crisi.


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