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Le compagnie aeree potrebbero truccare i dati sui reclami dei bagagli smarriti

I passeggeri che transitano negli aeroporti non fanno di solito attenzione ai dettagli delle denunce, nei casi in cui smarriscono i bagagli. Federconsumatori fornisce alcuni consigli per semplificare la ricerca delle valige.
A cura di Annalisa Cangemi
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Forse non tutti i viaggiatori che smarriscono il loro bagaglio negli aeroporti sanno che alcuni dettagli sono fondamentali per ritrovare la valigia dispersa. Nei mesi estivi, ma non solo, complice il sovraffollamento dei terminal degli aeroporti italiani, può succedere che la ricerca dei bagagli si trasformi in una vera caccia al tesoro, dall'esito tutt'altro che scontato. Nella denuncia è necessario infatti specificare il codice della compagnia, cioè il codice di riferimento del vettore, ma in genere nessuno lo fa. Senza questo codice il ritrovamento del bagaglio è praticamente impossibile, come cercare un ago in un pagliaio.

"Perché viene omesso? È facile ipotizzare che senza l'indicazione del codice di riferimento migliorino le statistiche della compagnia – spiega Lillo Vizzini, presidente di Federconsumatori Palermo – In questo modo l'indice di gradimento in termini di smarrimento di bagagli si mantiene alto, e le compagnie riescono a nascondere più facilmente il numero di reclami da parte dei passeggeri". Queste statistiche in genere vengono fatte dall'Enac, l'Ente nazionale per l'aviazione civile, che sovrintende al funzionamento degli aeroporti e si occupa delle statistiche dei reclami che ricevono le compagnie aeree. La denuncia insomma non è sempre garanzia di ritrovamento delle borse smarrite. Il codice generico "XH" non è riferibile ad alcuna compagnia, ma il suo impiego da parte degli operatori è invece prassi consolidata nei nostri aeroporti, ai danni degli ignari passeggeri. Resta da capire se questa pratica venga perpetuata di proposito da parte delle compagnie aeree, o se si tratti di semplice negligenza degli addetti ai lavori. Federconsumatori raccomanda comunque ai viaggiatori di pretendere sempre l'inserimento del codice corretto.

Un caso denunciato da un passeggero di un volo low cost

Una delle segnalazioni ricevute da Federconsumatori è quella di una passeggera, protagonista di un'odissea: la donna all'inizio di luglio è arrivata all'aeroporto di Fiumicino con un volo diretto Palermo-Roma, e si è subito accorta di aver smarrito il suo trolley, con il quale trasportava i codici necessari per sostenere la prova del concorso in magistratura. Dopo essersi rivolta al servizio "Lost & Found", gestito dalla Aviation Services Spa, non ha avuto più notizie del bagaglio: la compagnia aerea, non è stata mai in grado di localizzare il trolley. Solo casualmente, 20 giorni dopo, la passeggera si è accorta che il bagaglio non era mai stato imbarcato dall'aeroporto di partenza, e si trovava abbandonato in un magazzino, e che la Aviation Services Spa aveva inserito nella denuncia solo il codice generico, che non permetteva di risalire ad alcuna compagnia.

Casi come questo potrebbero verificarsi facilmente ovunque, per questo è necessario viaggiare in modo consapevole. "È praticamente impossibile avere dei numeri precisi – spiega Vizzini – "Ma abbiamo appurato da comunicazioni informali che avviene sempre più spesso". 

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