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Critica Easyjet su Twitter e rischia di non essere imbarcato

Mark Leiser, un avvocato che doveva prendere un aereo da Glasgow a Londra, ha twittato la sua frustrazione per il ritardo del suo volo. Di conseguenza, secondo il suo racconto, la compagnia gli avrebbe inizialmente negato di salire a bordo.
A cura di Susanna Picone
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Mark Leiser, un avvocato che martedì sera doveva volare da Glasgow a Londra, ha raccontato all’Independent il trattamento che avrebbe subito da parte di Easyjet, la compagnia aerea che aveva scelto per il suo viaggio. Il volo in questione era in ritardo di novanta minuti così lui, dopo aver chiesto spiegazioni agli addetti di Easyjet (e non avendo ricevuto a quanto pare risposte adeguate), ha manifestato la sua rabbia su Twitter. L’avvocato si preoccupava di come avrebbe fatto, proprio a causa del ritardo, per raggiungere Londra dall’aeroporto di Gatwick. E inoltre nei suoi tweet (ritwittati, tra l’altro, migliaia di volte) parlava anche di un altro passeggero, un militare che non avrebbe potuto raggiungere Portsmouth. Dopo il suo tweet nel quale ha scritto che Easyjet si rifiutava di aiutarlo, un assistente l’avrebbe raggiunto tirandolo fuori dalla fila per l’imbarco al gate.

Non poteva salire a bordo a causa dei suoi tweet – Leiser ha raccontato di quanto gli avrebbe detto il membro della compagnia aerea: “Mi ha detto che non mi avrebbero fatto salire a causa del tweet. Poi è arrivato un manager che ha chiesto all’assistente se avessi dei bagagli a bordo. Mi hanno detto che avrei potuto immaginare cosa sarebbe successo con un tweet del genere, io ho risposto che la mia era una critica e che per fortuna esiste ancora la libertà di parola”. La vicenda si sarebbe sbloccata solo quando Leiser avrebbe detto di essere un avvocato e avrebbe mostrato il tesserino: così, dopo che tutti gli altri passeggeri erano stati imbarcati, anche lui ha preso l’aereo. “Se non avessi mostrato la mia tessera non mi avrebbero mai fatto partire”, ha spiegato. In seguito al caso è stata la compagnia aerea a difendersi facendo sapere di non aver mai negato l’imbarco a causa delle critiche su Twitter. Nelle rare occasioni – ha fatto sapere Easyjet – in cui consideriamo questa possibilità è sulla base di un comportamento disturbato.

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