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Vicino Roma esiste una città fantasma: è Galeria Antica, una “piccola Pompei” piena di misteri

Le sue origini così come i motivi del suo abbandono improvviso da parte degli abitanti sono ancora un mistero: c’è chi parla di un antico popolo latino nato sotto Servio Tullio, chi di un fantasma che ogni anno torna in città per cantare alla sua amata. Sono tanti i misteri che aleggiano su Galeria Antica: ecco la sua storia.
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A cura di Federica D'Alfonso
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Le rovine di Galeria Antica risalenti all'epoca romana.
Le rovine di Galeria Antica risalenti all'epoca romana.

Le città fantasma non esistono solo nei film: in Italia ci sono decine di luoghi abbandonati, paesi che magari fino a mezzo secolo fa erano pieni di vita e ora sembrano appena usciti da un film dell’orrore. Fra questi, ne esiste una che è stata definita dagli studiosi una “piccola Pompei”: nella valle del fiume Arrone, nei pressi di Roma, Galeria Antica rimane ancora un mistero, sia per quanto riguarda le ragioni del suo abbandono sia per le ancora origini incerte attribuite ad un misterioso popolo sconosciuto.

Dalle origini misteriose al declino inspiegabile

L'antico campanile di San Nicola.
L'antico campanile di San Nicola.

Dal 2000 Galeria Antica è entrata a far parte della lista dei Monumenti Naturali dell’Unione Europea. Questo luogo ha sempre suscitato un grandissimo interesse non soltanto per le meraviglie naturalistiche che negli anni si sono impadronite dell’abitato, ma anche per la storia misteriosa che aleggia su questo luogo a partire dalla sua fondazione: l’ipotesi più accreditata è che Galeria nasca con gli etruschi, che la chiamarono “Careia”, per poi passare sotto il dominio romano e di quello della chiesa, in età medioevale.

Ma un’altra ipotesi, mai confermata, vorrebbe che questo luogo sia stato fondato dalla mitica civiltà dei Galerii: un popolo pressoché sconosciuto. Sconosciuto se non fosse per una fonte autorevole che li cita: Tito Livio, in una delle sue opere, parla dei Galerii come di uno dei tanti gruppi etnici creati da Servio Tullio a seguito della riforma dell’agro romano.

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Ciò che invece è attestato con sicurezza è che Galeria Antica doveva servire da avamposto militare, almeno inizialmente, per la difesa dei territori tra Veio e Cerveteri. La presenza dei romani è certa, e ancora oggi sono visibili numerosi segni del loro passaggio come gli archi o le costruzioni ad opus incertum. Distrutta prima dai germani e poi dai saraceni, Galeria tornerà a vivere con il Medioevo e grazie alle nobili famiglie che la ricostruirono: prima i Conti di Tuscolo poi gli Orsini, per passare infine sotto la protezione della celeberrima famiglia Sanseverino: una delle più nobili e antiche d’Italia, la prima grande Casa del Regno di Napoli. Purtroppo la magnificenza dei nobili non riuscì a fare nulla contro il declino inarrestabile della città.

Galeria Antica, infestata dai fantasmi?

Galeria Antica fu abbandonata definitivamente, e abbastanza all'improvviso, nel 1809. A metà del Settecento gli abitanti iniziarono a morire in modo misterioso: oggi è attestato che sia stato a causa di una terribile epidemia di malaria che aveva colpito la zona, ma ciò non ha impedito nei secoli addietro di fantasticare circa una ragione soprannaturale per queste morti. Alle soglie dell’Ottocento, quando la popolazione stava ricostruendo la propria quotidianità a seguito della malattia, l’abbandono definitivo: molti fuggirono tanto precipitosamente da lasciare anche gli attrezzi da lavoro e gli oggetti personali. La leggenda vuole che nella città “viva” anche un fantasma: un antico abitante del luogo morto di malaria, che ogni anno torna in sella al suo cavallo bianco per cantare e suonare per la donna amata.

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