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Venezia, prof sequestrano i cellulari ai ragazzi in gita: studentessa si getta dalla finestra

Una studentessa francese di dodici anni, in gita con i suoi compagni a Venezia, è precipitata dalla finestra del bagno di una camera d’albergo. La ragazza si sarebbe lanciata nel vuoto dopo una discussione con i professori, che avevano sequestrato i cellulari a tutti gli alunni che stavano facendo chiasso in hotel.
A cura di Susanna Picone
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Una studentessa francese di dodici anni è precipitata dal primo piano di un albergo a Venezia. La ragazzina, stando a quanto ricostruito, si sarebbe lanciata dalla finestra dopo che i docenti avevano sequestrato i cellulari dei ragazzi. A quanto emerso – a ricostruire la vicenda sono i quotidiani locali – il gesto dei professori di “punire” i ragazzi sequestrando i loro cellulari sarebbe arrivato perché gli studenti stavano facendo troppo rumore nell’albergo. La scolaresca dalla Francia era arrivata a Venezia in gita scolastica. La ragazza che ha fatto un volo di circa sei metri ha riportato fratture ed escoriazioni: non sarebbe in pericolo di vita ma al momento è ricoverata all’ospedale dell’Angelo per accertamenti. Tutto è accaduto giovedì sera verso le 19 in un albergo nella zona della Misericordia, dopo che gli studenti e i loro professori avevano trascorso l’intera giornata in giro per Venezia. Come spesso accade durante le gite scolastiche i ragazzi ridevano e scherzavano nelle loro camere. Per questo i docenti in più occasioni li avrebbero richiamati per evitare di disturbare gli altri ospiti della struttura e, visto che i giovani non ne volevano sapere di fare silenzio, dopo i diversi rimproveri avrebbero deciso di punirli sequestrando i loro cellulari.

La studentessa in ospedale con diverse fratture – Una privazione che avrebbe fatto infuriare una delle studentesse che, dopo un confronto con i docenti, si sarebbe chiusa a chiave nel bagno e dopo qualche minuto avrebbe aperto la finestra e si sarebbe lanciata nel vuoto. Sul posto sono intervenuti i soccorsi che hanno portato d’urgenza la ragazza in ospedale, dove i medici hanno appunto riscontrato diverse fratture. Della vicenda è stato informato il sostituto procuratore di turno: gli investigatori avrebbero accertato che nessuno, né adulti né altri studenti, avrebbe responsabilità nell'accaduto. A coordinare le indagini sono i carabinieri di Venezia. Sarà la ragazza nelle prossime ore, quando si riprenderà, a raccontare ai carabinieri che cosa l’ha spinta lanciarsi nel vuoto.

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