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California, l’incubo dei 13 figli segregati: i genitori concedevano solo una doccia l’anno

I genitori arrestati in California per aver tenuto prigionieri i loro 13 figli sono stati formalmente accusati di abusi e torture. Tenuti legati per settimane e a volte anche per mesi, i ragazzi potevano lavarsi solo una volta all’anno. Dovevano stare svegli di notte e dormire di giorno.
A cura di Susanna Picone
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Si sono dichiarati “non colpevoli” David Allen Turpin, 56 anni, e la moglie Louise Anna, 49 anni, accusati di tortura, abusi e detenzione abusiva per aver tenuto segregati a lungo i loro 13 figli. Ragazzi, di età compresa tra i due e i ventinove anni, trovati incatenati e malnutriti in casa. Marito e moglie, arrestati in California, se giudicati colpevoli rischiano fino a 94 anni di carcere. Scioccanti i dettagli emersi nelle ultime ore riguardo le condizioni di vita dei tredici ragazzi.

Nessuno dei figli poteva fare la doccia più di una volta l'anno – Uno di questi, minore di 14 anni, avrebbe subito anche abusi da parte di suo padre. Per l’accusa la coppia puniva i figli legandoli, inizialmente con delle corde e poi incatenandoli ai letti con lucchetti, per settimane o anche per mesi. Erano abituati a frequenti percosse, compreso lo strangolamento, e potevano fare solo una doccia l'anno. Venivano puniti anche se si lavavano le mani al di sopra dei polsi. I genitori non li liberavano dalla catene neppure per andare in bagno.

Malnutriti e con disturbi cognitivi – E ancora: il rappresentante dell'accusa ha sostenuto che i ragazzi erano costretti a rimanere svegli sino alle 4-5 di notte e dormire durante il giorno; potevano mangiare solo una volta al giorno ma occasionalmente i genitori compravano del cibo e lo lasciavano in un posto dove i figli potevano vederlo ma non consumarlo. Erano tutti malnutriti – il ragazzo di ventinove anni pesa appena trentasette chili e quello di dodici quanto un ragazzino di sette – a parte il bimbo di due anni, e nessuno dei ragazzi è stato mai visto da un dottore o un dentista in oltre quattro anni. Sette fratelli hanno una invalidità cognitiva e neuropatica “come risultato di questo estremo e prolungato abuso fisico”. I più piccoli non conoscevano neppure la figura del poliziotto e non sapevano cosa fossero le medicine. A un certo punto i genitori avrebbero vissuto in un’altra casa e lasciato il cibo ai figli di tanto in tanto.

L'allarme lanciato dalla figlia 17enne: progettava la fuga da oltre due anni – A mettere fine all'incubo nella casa degli orrori di Perris, vicino Los Angeles, era stata una figlia di diciassette anni, riuscita a scappare e telefonare a un numero di emergenza. A quanto riferiscono gli investigatori, i fratelli stavano preparando un piano di fuga da oltre due anni.

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