193 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Torino, continuano gli incendi. Scoperti inneschi nella Valle Sangone

Per il momento niente blocco del traffico, ma l’Arpa continua a monitorare la situazione anche nel corso del weekend.
A cura di Redazione
193 CONDIVISIONI
Torino oggi, sabato 28 ottobre, dalla zona Mirafiori (foto su gentile concessione di Silvy Seven).
Torino oggi, sabato 28 ottobre, dalla zona Mirafiori (foto su gentile concessione di Silvy Seven).

Da tre giorno smog, caldo e incendi attanagliano Torino e periferia. I cittadini del capoluogo piemontese sanno che, dietro alla coltre di fumo, c'è il sole, ma non possono che vederlo ad intermittenza. Da giorni le vallate piemontesi sono in fiamme e, nonostante l'impegno di uomini e mezzi, i boschi continuano a bruciare. Sul campo 50 squadre di Vigili del fuoco, 4 Canadair, Forze dell'ordine, volontari e guardaparchi, ma l'emergenza è già diventata tragedia a Cantalupa, dove un giovane uomo ha perso la vita nel tentativo di salvare la propria casa. Intanto nella Valle Sangone i responsabili delle squadre di intervento hanno segnalato la presenza di inneschi incendiari, di cui solo alcuni hanno funzionato. Le indagini, condotte dal nucleo investigativo dei Carabinieri forestali, proseguono.

Polveri sottili alle stelle, ma per il momento niente blocco delle auto. La decisione di rimandare lo stop alle automobili è stata presa da Comune, Regione e Città metropolitana, insieme con tecnici dell’Arpa ed è finalizzata a garantire libertà di spostamento alla popolazione. Quando l'emergenza incendi si sarà chiusa, l'ordinanza anti-smog sarà verosimilmente applicata, insieme al "semaforo padano" che sarebbe dovuto entrare in vigore il 1 novembre e avrebbe dovuto interessare i comuni sopra i 20mila abitanti imponendo lo stop alle Euro 4 diesel dopo 4 giorni oltre i limiti di legge sulla qualità dell'aria.

La qualità dell'aria è minacciata non tanto dagli incendi in sé, quanto dallo smog e dal caldo. Come ha precisato il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino "è evidente che, bruciando boschi su aree così vaste, gli effetti sull’aria si sentono e provocano sensazioni sgradevoli e comprensibili preoccupazioni nella popolazione, ma dal momento che brucia materiale vegetale non c’è propagazione di sostanze tossiche". Tuttavia, finché le fiamme non saranno domande e piogge refrigeranti puliranno l'aria, la situazione impone cautela, a dimostrazione dell'impegno dell'Arpa di monitorare l'aria per tutto il weekend.

Il palazzo del Regione "scompare" dietro la coltre di fumo (foto su gentile concessione di Massimo Principe).
Il palazzo del Regione "scompare" dietro la coltre di fumo (foto su gentile concessione di Massimo Principe).
193 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views