Emergenza incendi in Piemonte, 26enne muore davanti alla madre per cercare di salvare casa
Nonostante l'impegno di centinaia di uomini tra vigili del fuoco, forestali e e protezione civile, da giorni un devastante fronte di fuoco sta bruciando migliaia di ettari di pinete, boschi e pascoli in Piemonte, lambendo centri abitati e masserie della zona del Torinese. Un denso fumo ha avvolto intere vallate impedendo anche a Canadair ed elicotteri di intervenire tempestivamente per spezzare le fiamme. La situazione più critica da Cumiana si è spostata a Cantalupa, dove purtroppo nelle scorse ore un 26enne del posto è morto mentre cercava di salvare la sua casa dalle fiamme con gli altri parenti.
Il giovane, Alberto Arbrile, era impegnato nel tagliare alcuni alberi nei pressi dell'abitazione di famiglia per non alimentare il fuoco quando sarebbe stato colto da un malore accasciandosi davanti agli occhi della madre. Per lui inutili i soccorsi da parte dei vigili del fuoco presenti in zona che hanno tentato di rianimarlo inutilmente. "Avevo già chiesto ieri l’intervento dei mezzi aerei che operavano dal versante opposto, ma non sono arrivati. Al massimo avranno fatto un paio di lanci. C'è stato un ritardo negli interventi, il fuoco non è stato bloccato come si poteva. E ora il fumo ha impedito a elicotteri e Canadair di levarsi in volo" ha denunciato il sindaco di Cantalupa, Giustino Bello
"La situazione è seria e se questa condizione proseguirà chiederò al prefetto che mandi l’esercito per controllare la zona e presidiare le abitazioni più vicine ai boschi" ha aggiunto il primo cittadino di Cantalupa. In zona restano attivi decine di focolai, in alcuni casi su fronti di 3-4 chilometri come tra Cumiana e Cantalupa. In tuta la regione, oltre ai Vigili del fuoco e ai carabinieri forestali, sono impegnati 200 volontari Aib (Antincendi boschivi), 72 mezzi, 3 aerei Canadair e 5 elicotteri.
