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Terni, muore solo in casa e lo trovano dopo un mese. Il parroco gli chiede scusa sui social

Sta suscitando commozione ad Acquasparta, nella provincia di Terni, la storia di un sessantottenne trovato morto nel letto della sua abitazione, probabilmente deceduto per cause naturali da oltre un mese. Nessuno aveva chiesto notizie dell’uomo. E don Alessandro Fortunati in una lettera gli ha chiesto scusa “a nome di tutti”.
A cura di Susanna Picone
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Un uomo che viene trovato, probabilmente dopo più di un mese, morto nel suo letto e il parroco del paese che lo ospitava che gli chiede scusa sui social e decide di intitolargli la nuova sede della Caritas. Arriva da Acquasparta, nella provincia di Terni, una storia che sta suscitando commozione in città. È la storia, appunto, di Giovanni, un signore di sessantotto anni originario del Messinese che da circa un anno era arrivato nel comune umbro. Giovanni è stato trovato morto nel letto della sua abitazione, probabilmente deceduto per cause naturali da oltre un mese. In base a quanto si apprende dai carabinieri, nessuno aveva chiesto notizie di lui. E così don Alessandro Fortunati, parroco di Acquasparta, ha pubblicato una lettera sui social per chiedere scusa all'uomo “a nome di tutti”. Il parroco ha spiegato che il sessantottenne andava alla Caritas parrocchiale a chiedere un po' di aiuto e che aveva detto a qualcuno che si sarebbe trasferito altrove per cercare un lavoretto che gli permettesse di arrotondare la misera pensione di 300 euro con la quale doveva pagare l'affitto e provvedere a se stesso.

Il prete: "Nessuno qui da noi muoia più solo" – “I pochi che lo conoscevano pensavano che effettivamente si fosse trasferito, andato via in silenzio, cosi come in silenzio era venuto ad Acquasparta”, ha scritto il parroco. E ancora: “Nessuno conosceva la sua vita e la sua storia, ma, per quanto pessima possa essere stata, non meritava una morte così”. Don Alessandro ha quindi deciso di intitolare a Giovanni la nuova sede della Caritas, non appena i lavori di ristrutturazione verranno conclusi in estate. E ha fatto una richiesta per i funerali. “Vorrei che il giorno del suo funerale ci fosse tutta la comunità – così il parroco – non delle grandi occasioni, ma quella degli uomini di buona volontà che desiderano e si impegnano affinché, almeno nella nostra parrocchia, nessuno muoia più da solo”. I funerali verranno celebrati grazie a un'agenzia funebre che pagherà le spese, mentre il Comune metterà a disposizione un loculo per la sepoltura. La data sarà fissata dopo gli ultimi accertamenti sul corpo.

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